mercoledì 10 ottobre 2012

Coraggio



Ho saputo da un collega dei piccoli drammi  che colpiscono l’ operosa comunita' venezuelana qui a Muscat. Molte ragazze tra i nostri conoscenti hanno recentemente pianto, lacrime di paura, sconforto, disperazione. Famiglie o persone costrette a stare lontane dal proprio Paese o a vivere come eterni rifugiati, perche' inserite surrealmente in 'liste nere'. Perche' hanno perso tutto, e qualora rientrassero nel loro Paese verrebbero incarcerati per assurde ragioni. 
E’difficile pensare che  queste situazioni possano coinvolgere i nostri cari, i nostri affetti, i beni, il lavoro di una vita, la nostra casa...immaginare che non possiamo abbracciare le nostre famiglie, gli amici, riprenderci le nostre cose. La nostra vita, e quella delle persone che ci stanno accanto, viene sconvolta.
   Quando cio'succede, tutte le nostre risorse si dispongono in disciplina. Resilienza, saggezza, forza,  leggerezza, pazienza... devono necessariamente combinarsi, e spesso sanno farlo in un modo straordinario, come energie che non credevamo di avere, e che invece ci sono.
  Non possiamo che stimare coloro che con coraggio, a  profilo basso e in silenzio, malgrado le avversita’,  guardano diritto davanti a loro stessi, anche solo la strada.

martedì 2 ottobre 2012

L'arte di Ibrahim Gailani


Ho trascorso un piacevole serata di fine settembre partecipando ad una simpatica festa per il compleanno di Ibrahim Gailani, un giovane pittore dalla biografia intrigante e che assieme alla famiglia ci ha accolto nella sua casa trasformata per l'occasione in una discoteca e galleria d'arte. Alle pareti, i suoi dipinti, che potete anche trovare sul sito personale www.gailaniart.com e su fb. Dalle foto esposte a casa si capiva bene che Ibrahim e' legato a particolari tradizioni culturali e spirituali della famiglia di origine, lungo un percorso che parte dall' Afganistan, passa per Baghdad e Pakistan, mentre nei dipinti dai colori solari c'era qualcos'altro, che poi  lui stesso descrive nel profilo, forse una intensa sofferenza interiore. Ad ogni modo, mille auguri a Ibrahim per il suo percorso di artista!




domenica 23 settembre 2012

Felicidades


In queste settimane mi sembra che Muscat sia proprio addormentata .Si riprende lentamente dalla lunga pausa estiva esasperata dalle festivita' di fine Ramadan. E poi il caldo e' diventato muffoso, il cielo e 'sempre bianco e l'aria soffocante. Per ravvivare lo spirito per fortuna e' giunto in soccorso l'invito da parte dell'ambasciata del Brasile che per la prima volta in Oman ha organizzato un ricevimento, ieri sera,  in occasione del Giorno dell'Indipendenza. E'stata un'occasione per ritrovare gli amici brasiliani, affettuosi e gioviali come sempre. Il paese e'incredibilmente multietnico, da lungo tempo, i suoi cittadini sono per la maggiorparte di origine italiana, seguiti dalle comunita' portoghesi, poi dai tedeschi, dai libanesi e dai giapponesi. Nella foto si vede un ritrattodella presidente Dilma Rouseff, di origine bulgara.




giovedì 13 settembre 2012

Vecchie foto al Beirut Restaurant, Muscat

Souad Hosni


Beirut Restaurant a Muscat e'uno di quei locali poco noto alla comunita'expat in citta' perche'apparentemente 'poco visibile, nella zona di Qurum dietro al pur frequentatissimo centro commerciale Sabco. Il suo proprietario, il signor Melay, e' un simpatico sudanese di origine eritrea, con una certa eleganza d'altri tempi,  ormai naturalizzato omanita poiche' vive qui da piu'di 25 anni. Parla un ottimo italiano e quando ci incontra e'sempre cordiale e'accogliente e non manca mai di salutarci anche in italiano. Il pregio del suo locale e' proprio l' ottima cucina casalinga tradizionale araba/libanese a prezzi moderatissimi, insomma ci si puo'strafogare quasi gratis da un ricchissimo menu', e nel periodo di Ramadan e'imbattibile per la qualita' del buffet dell'iftar.
Anche se non amo molto mangiare fuori casa, ci capita di provare locali come questi, e allora ci organizziamo, per esempio quando si fa tardi al lavoro...magari il setting e'un poco spartano e purtroppo non c'e' speranza di convincere i locali a fare a meno dell'orribile illuminazione al neon che infesta la cittá, che pero'e' esteso a profusione anche in locali piu'trendy, (Kargeen!).

Cosi, una sera al Beirut, in attesa delle mie insalate, noto appese ad una parete alcune vecchie foto in bianco e nero che ritraggono attori e attrici egiziani e libanesi d'altri tempi. In realta'quelle foto eran sempre state li', da circa un anno, ma non le avevo mai notate prima. Le foto danno  un po'di atmosfera nostalgica al luogo, con Abdulhalim, Um Khaltoum, Fayrouz, Sabah, Farid al Atrache e altri ancora. 
In un angolino, a dire il vero, spuntano anche le foto di Sadat e poi di Nasser, dittatore odioso ma bello come una star.






Molti di questi personaggi e artisti erano amati per il loro stile e la loro  personalitá in tutto il mondo arabo, in tempi nei quali la comunicazione era lenta, ma dove, dal Marocco all'Iraq tutti apprezzavano e ammiravano la loro musica, le canzoni, i film. Ancora oggi, se andiamo in Algeria, piuttosto che in Sudan o in Giordania, anche le generazioni di teen agers conoscono e tramandano quel bellissimo patrimonio artistico,  immortale, ma nessuno, nemmeno fra gli artisti,  riesce piu' ad eguagliare tanto successo e talento, come se qualcosa si fosse purtroppo deteriorato, imbarbarito, anche fra il pubblico. E' lo specchio dei tempi. 
Quelle foto allora assomigliano a simboli di riconoscimento, di appartenenza e condivisione. Non e'una nostalgia oziosa per il passato che non ritornera'. E'solo l'amarezza per certi Paesi come l'Egitto, che hanno scelto con entusiasmo di avviarsi verso il degrado totale, civile e morale soprattutto, e che desiderano ardentemente sprofondare sempre di  piu', anche togliendo, in maniera chirurgicamente democratica, ogni diritto ai propri cittadini virtuosi, che il Paese lo hanno costruito davvero.

Ecco le foto della bellissima attrice egiziana Souad Hosni, scomparsa a Londra in circostanze misteriose nel 2001, e dell'inossidabile e biondissima artista libanese Sabah. 


lunedì 10 settembre 2012

Improvvisazione

 
La scorsa settimana ho avuto occasione di incontrare Sara, una giovane viaggiatrice di Roma che mi aveva contattato attraverso questo blog, con l’idea di vederci proprio a Muscat. Sara e’una ragazza dolcissima e spontanea, una di quelle persone concilianti e sagge con le quali e’ davvero piacevole passare il tempo o fare due chiacchiere.

Abbiamo condiviso anche la passione per la danza orientale, con un simpatico risvolto durante il weekend omanita, nella palestra del Crowne Plaza Hotel dove Sara aveva progettato di trascorrere il venerdi’ tra spiaggia e piscina. Ci siamo date appuntamento nel pomeriggio - poiche’ frequento proprio quel centro sportivo,  nella palestra ‘Ladies only’,  ora un po’ingombra delle varie attrezzature ma dove le pareti sono completamente foderate di specchi,  e c’e’ un lettore CD disponibile. Cosi'ho portato da casa qualche CD con pezzi classici con l'idea di ballare...ma la saletta era gia’occupata da due o tre dame pakistane che sbuffavano sui tapis roulant;  una di loro, che incontro spesso, era raggomitolata in preghiera su un tappetino...ma chi se ne importa, dai, entriamo lo stesso e iniziamo...

La musica e’partita, e cosi’anche la nostra danza. Su nostro invito le dame hanno sorriso timide ma si sono immediatamente aggregate al ballo, dietro a noi. Era troppo divertente vederle imitare i nostri passi, e applaudire a fine coreografia. Non abbiamo foto dell’evento, ma penso che le signore non avrebbero accettato di lasciarsi fotografare...Dopo qualche minuto, un viavai di gente gia’ si alternava alla portafinestra della sala per curiosare, la voce si era diffusa fino in piscina dove T. ignaro di tutto, sostiene di aver udito il chiacchiericcio fastidioso di varie donnine che in urdu annunciavano ai loro mariti/padri/fratelli, tra risolini vari, che stavano seguendo una lezione di bellydance.

Qualche pezzo classico, e poi veli, percussioni...grazie a Sara per la simpatica  improvvisazione!.

giovedì 6 settembre 2012

Settembre a Muscat


Appena rientrata in citta' abbiamo pensato, con T. di recarci alla Royal Opera House per acquistare qualche biglietto in anticipo, dato che la stagione di spettacolo sta per cominciare. A dire il vero il programma di quest'anno e'interessante come sempre e molto variegato, si vorrebbe vedere tutto ma intanto abbiamo scelto, per ottobre, un classico concerto di dervisci sufi, spirituale e ispirativo. Le ragazze della biglietteria si sono raccomandate il dress code per la serata, soprattutto per le donne... Qui c''e l'intero cartellone della stagione http://www.rohmuscat.org.om/programmes/performances. 



Ecco, un genere che per ora e' mancato e' il musical, mi piacerebbe rivedere Cats che ho visto tanti anni fa proprio a Broadway, e poi manca il teatro, che pero' non e' un genere particolarmente adatto, qui a Muscat, per problemi di lingua: non tutti parlano l'inglese, o il francese o l'arabo... 


martedì 28 agosto 2012

Pioggia estiva, Arabia Style


Mancano pochi giorni al mio rientro nel Sultanato dell'Oman e mi dispiace di avere incontrato pochissima pioggia. Poche gocce domenica sera, giusto per rinfrescare l'aria, ma nulla di piu'. Credo che quest'estate abbia piovuto molto di piu' in Oman, in particolare nella zona di Salalah che nella stagione estiva di khareef e'attraversata dai monsoni, piuttosto che nella 'temperata' Europa. 
A questo punto c'e' da scommettere che quest'inverno, per chissa' quale incredibile incrocio di trigoni stellari, arrivera' la neve  a Jebel Akhdar?











Manama Fort, Bahrain
Back to Muscat soon


(Queste ultime foto mi piacevano cosi', e le lascio qui)