martedì 31 luglio 2012

Lezione di caccia


Il vecchio cacciatore con il fucile appena acquistato, a Nizwa

Giorni fa ho incontrato nel bosco un vecchio cacciatore. Stavo li’ sul sentiero  - dove spesso vado a correre - per scrutare uno scoiattolo quando e’ arrivato dal nulla, piano piano. Per prima cosa ha salutato con un accenno di sorriso, doberdan, che in Slovenia significa buongiorno, ci vado spesso, poco fuori citta’, li’ la gente e’ all’antica. Ci si saluta con un cenno di capo anche se non ci conosciamo.
Poi si e’ fermato, per parlare con me. Il suo viso sembrava vissuto per l'eta', ma sereno. Per rispetto ho ascoltato i suoi racconti spontanei, senza fare tante domande. Con flemma e con poche parole mirate,  saggiamente non parlava certo di se stesso ma piuttosto di scoiattoli, di alberi, di stagioni... Della sua caccia teneva solo i trofei, perche’ il resto era dello stato - cosi’diceva. C'erano cinghiali e caprioli. Aveva in mano un richiamo per gli animali che li avrebbe attirati, mi spiegava come cacciare. Portava degli stivali, un cappello,  il fucile in spalla, un binocolo al collo e altre attrezzature. Ascoltavo con lucidita’ e nel frattempo lo osservavo da vicino; il corpo asciutto e ossuto, i capelli grigi, una camicia a scacchi. Dopo un saluto di commiato ‘buona caccia’, (che ironia, e’ l'eterno saluto degli scout, dei lupetti e delle coccinelle, dei quali conservo infiniti ricordi), allontanadomi sul sentiero c'e' stato un attimo di smarrimento...era la prima volta che incontravo quell’uomo, ma non  era la prima volta che lo vedevo. Era gia’ apparso, in un cerchio di spazio e di  tempo che mi porta fino in Oman, ed in circostanze sulle quali ancora mi interrogo, e che prima o poi avro' voglia di raccontare. 
Quel cacciatore mi ha lasciato un messaggio: devi venire qui di mattina presto, per vederli. Ma intanto, mentre ero soprapensiero, sul sentiero e’sceso silenzioso un capriolo, forse una femmina, ferma a pochi metri, davanti a me. Ci siamo guardate, e poi lei ha semplicemente continuato il suo viaggio...

domenica 29 luglio 2012

Sema Yldiz, bellissima



Sema Yldiz e' una celeberrima danzatrice turca con una lunga carriera di regina della danze Roma, la musica degli zingari. In questo periodo mi piace tanto, la seguo e so che a settembre ci sara'  uno stage a Istanbul. Mi ispira questo video e la sua danza istintiva e improvvisata, come la musica taksim. Certi ritmi turchi sono cosi' ipnotici, evocano atmosfere selvagge, come se un vento freddo soffiasse di tanto in tanto, perfetto per una danza della pioggia... 





venerdì 27 luglio 2012

Ostaggio dei Djinn


Nello scorso mese di febbraio un giovane omanita e' scomparso in circostanze misteriose mentre guidava la sua moto nei pressi di Mudar Mountain. Non vedendolo rientrare la famiglia aveva allertato i vicini e durante le prime ricerche fu ritrovata la sua moto, ma nessuna traccia dell' uomo.
Immediatamente fu allertata la polizia che, cosi' si narra, inizio' delle ricerche con l'ausilio di cani e con un elicottero, ma senza esito. 

Gli abitanti del luogo sostengono che la montagna sia abitata dai Djinn e hanno rivelato altri misteriosi incidenti avvenuti nella zona confermando l 'ipotesi che il giovane sia stato rapito da un gruppo di Djinn. 
Si dice che al seguito di questi eventi alcuni dotti religiosi abbiano ritenuto necessario intervenire per liberare l' uomo dalle mani degli spiriti. Un giornale saudita riporta che uno degli sheikhs abbia avuto una visione e abbia parlato con un djinn, il quale  custodiva l' uomo all' interno di una grotta, nella montagna.

Da allora un gran numero di persone ha visitato la montagna e alcuni hanno anche portato offerte sacrificali ai Djinn affinche' l' uomo venga liberato...
Non ricordo di avere letto questa notizia sui giornali omaniti (almeno, non su Muscat Daily), pero' l' ho ripescata  da qualche fonte  on line degli Emirati e nel Sultanato i casi del genere sono piu' frequenti di quanto  si creda...

Proprio in quel periodo, mentre mi trovavo a Nizwa, guardate un po' chi ho trovato una sera al souk...e' vero che la notizia parla di un giovane omanita, ma il concetto di giovinezza, nei paraggi di Nizwa, e' squisitamente soggettivo. 

mercoledì 25 luglio 2012

Cuore


Ne ho visti cosi' tanti, nascosti fra l'erba...da raccogliere e  farli canditi. 

lunedì 23 luglio 2012

Il libro dei sogni di Ibn Sirin



Nel leggendario Iraq del settimo secolo un dotto conosciuto come abu Bakr Muhammad Ibn Sirin Al-Ansari scrisse un trattato sull' interpretazione dei sogni. 'E' antico, molto antico' , mi rassicuravano gli amici omaniti, durante un confronto con un collega egiziano, perche' nella loro surreale vaghezza non ricordano e non danno importanza al tempo. Erano confusi sul nome, si dibattevano tra Ibn Sirin, - il piu' noto -, e Abu Bakr, dal nome che si dice fosse inciso su un anello. Ma conoscevano bene la tradizione, e a lungo si sono arrovellati su certi sogni che ho provato a raccontare loro, e sui quali si trovavano in accordo. E dello stesso avviso, oltre che abile consigliera, era  la mia parrucchiera di fiducia, tunisina, che interpreta i sogni e in casi avversi mi propone rituali islamici di purificazione.


Questo libro dei sogni esiste veramente, tradotto in diverse lingue, anche in italiano, ma non c'e' dubbio, apprezzo di piu' ascoltare il responso interpretato dagli amici.

domenica 22 luglio 2012

Ramadan 2012 in Oman



Sabato all' alba e' cominciato il mese di Ramadan in Oman, come sempre sfasato di qualche giorno rispetto agli altri paesi islamici. Ecco una bella immagine della Grand Mosque Sultan Qaboos di Muscat, un luogo particolarmente suggestivo della citta'. Per coloro che lo praticano Ramadan e' un grande esercizio di disciplina fisica e mentale. Dunque, ecco gli auguri piu' frequenti a queste latitudini:  Ramdan Karim! , che significa ' generoso' come mi suggerisce T,  e Ramadan Mubarak, ' benedetto' .

sabato 21 luglio 2012

Frutti rossi



Il vecchio djinn  di Jebel Akhdar che di recente mi aveva offerto in assaggio alcuni frutti del deserto, una sera davanti al souk di Muttrah,  non avrebbe ancora spezzato il suo incantesimo: ieri durante una passeggiata nel bosco ho trovato tante more deliziose che porto con me in queste foto, e stamattina sento bussare lieve lieve alla porta di casa...la mia vicina, timida e gentile, aveva appena preparato una crostata di frutta, che mi invitava ad assaggiare... 
    



venerdì 20 luglio 2012

Calicanto


Dal giardino abbandonato di Shatti Hospital, nei pressi della bella rotonda sul mare, da settimane si spandeva un intenso profumo floreale, che avevo immediatamente individuato. Anche i moschettieri piu' distratti (gli abitanti di Muscat) che passano di li' per fare jogging ne restavano inebriati, era l' aroma fruttato di mela verde e di pesca, che appartiene ai fiori di calicanto. La varieta' pero' era quella invernale, con i fiorellini gialli, per di piu' incolti. Un profumo dolcissimo e intenso, che conosco bene perche' il calicanto cresce da sempre nel giardino di casa, in Italia, attorno ad una palma.


La varieta' pero' e' quella estiva dai calici rossi, mi sono precipitata in giardino ed ho trovato gli ultimi, quasi sfioriti e ormai senza profumo, sopravvissuti al caldo e al giardiniere di passaggio...

giovedì 19 luglio 2012

sabato 14 luglio 2012

Verde


Questo verde estivo lo portero' con me al ritorno nel deserto, assieme all'oro del grano e qualche altro colore che sicuramente trovero'.



giovedì 12 luglio 2012

Viaggio in Oman


Nello scorso mese di maggio abbiamo ricevuto in visita un caro amico di Tamer, olandese, al quale e' legato dai tempi dell' universita'  in Svizzera. Sono trascorsi molti anni eppure, assieme alla sua famiglia abbiamo condiviso per qualche giorno lunghe chiacchierate, gite, cene e bizzarri memorabilia, e grandissima e' stata la sorpresa nel ricevere  un volume stampato e rilegato che contiene le foto del loro viaggio in Oman. 


Eccomi durante una cena da Kargeen, un tipico locale omanita che serve gli ospiti sotto le tende beduine, in compagnia di Paula e di Johnny. Maggiore sorpresa ancora nel sapere che Paula, spiritosa e solare, da Rio de Janeiro, conosceva la mia citta' d' origine dove talvolta si e' recata per lavoro poiche' la sua famiglia, di lontane origini italiane, si occupava di esportazione di caffe'. E preziosissima la sua personale ricetta della batida de coco, che sempre rimando, ma che un giorno, di sicuro, assaggero' !

mercoledì 11 luglio 2012

Estate



L' estate in Italia, per me che arrivo dal deserto, e' cosi' semplice:  campi di grano, bagno notturno al mare e forse ...la pioggia!


domenica 8 luglio 2012

Gli omaniti e il caffe'

L'arte del caffe'


Il caffe’ omanita non e’ particolarmente apprezzato dagli europei, in particolare dagli italiani, per quell’aroma balsamico di cardamomo, simile al limone, e per la somiglianza ad acqua verde, che fa a pugni con l’ idea del caffe’ all’ italiana. Recentemente mi sono imbattuta nei commenti di un blogger  che lo descrive, con moti di spocchia, come disgustoso.
Neppure io amo granche’ il caffe’ omanita, ma non ne faccio un dramma. Anzi, considero il caffe’ una meravigliosa e diplomatica occasione di conversazione, che ha abbattuto la naturale diffidenza caratteriale degli omaniti stessi. Penso ai miei conoscenti, tutti miei coetanei, con i quali si e’ rotto il ghiaccio proprio cosi’.

L’ iniziativa e’ partita da Haitham,  mi e’ stata regalata della miscela di caffe’ profumata, che ho apprezzato proprio perche’ arrivava da casa: forse la moglie, o la mamma, o la tata, l’aveva riposta in un barattolo di vetro come quelli che tutti teniamo in casa - magari prima dentro c’era della marmellata - e mi vengono elencate con cura le istruzioni per prepararlo. Interviene allora Rashid con i suoi aneddoti. Lui ci tiene molto alla forma fisica, appassionato di calcio e impegnato ad organizzare tornei aziendali, segue i consigli del padre. Beve poco caffe’ dopo un lungo periodo nel quale vi aveva rinunciato. Perche’ il suo ricordo indelebile era il caffe’ che ogni mattina il nonno e il papa’ preparavano quando ancora vivevano in Tanzania. La miscela  arrivava dal Kenya, i chicchi venivano macinati a mano e l’aroma si spandeva per la casa all’alba. Dopo i ricordi subentra la confidenza, e  malgrado la riservatezza reciproca non esitano a farmi parlare al telefono con le loro mamme, o con le loro mogli, oppure mi presentano i figli, o lasciano scorrere sui loro telefoni filmati e foto privatissime della loro vita familiare…"Questa e’ mia moglie in pellegrinaggio alla Mecca". Seguono poi gli inviti ripetuti di Issa "venite da noi a pranzo, per rompere la routine" , o di Haitham "a settembre si sposa mio fratello a Sur, venite, starete come a casa vostra". E cosi’ arrivano anche le confidenze personali, cosa non da poco poiche' gli omaniti sono uomini guardinghi, ma assolutamente a loro agio in contesti femminili e familiari tra zie, sorelle e cugine. Parlo ovviamente di alcune  persone che frequento, e delle quali cerco sempre di cogliere gli aspetti positivi.  Per tradizione la loro privacy familiare non deve essere mai esibita, bensi’ protetta da djinn maligni e dall’invidia.

E con il tempo, conquistata la fiducia disinteressata, e’ arrivato con il caffe’ anche il momento di oltrepassare un taboo assoluto. "Non si puo’ fare, l’ Islam lo vieta, ma se vorrai conosco qualcuno che potra’ leggere i fondi del caffe’ per te" . La divinazione e la magia sono rigidamente vietati per legge. Esporsi in questo modo e’ un' apertura straordinaria, e per me un' occasione da considerare.

Questo per quanto riguarda gli uomini. E le donne omanite? Oh, mille volte piu’ diffidenti, ma anche loro riservano, a volte, qualche sguardo al di fuori di loro stesse.


Omanita al bar

sabato 7 luglio 2012

Senza fretta ma senza sosta


Ho scattato qualche foto in aeroporto a Muscat, una delle rare volte nelle quali viaggio di giorno...




Chi saranno i compagni di viaggio?