Ho saputo da un collega dei
piccoli drammi  che colpiscono l’ operosa comunita' venezuelana qui a
Muscat. Molte ragazze tra i nostri conoscenti hanno recentemente pianto, lacrime di paura,
sconforto, disperazione. Famiglie o persone costrette a stare lontane dal
proprio Paese o a vivere come eterni rifugiati, perche' inserite surrealmente
in 'liste nere'. Perche' hanno perso tutto, e qualora rientrassero nel loro Paese
verrebbero incarcerati per assurde ragioni.  
E’difficile pensare che  queste situazioni possano coinvolgere i nostri
cari, i nostri affetti, i beni, il lavoro di una vita, la nostra casa...immaginare che non
possiamo abbracciare le nostre famiglie, gli amici, riprenderci le nostre cose.
La nostra vita, e quella delle persone che ci stanno accanto, viene sconvolta. 
   Quando cio'succede,
tutte le nostre risorse si dispongono in disciplina. Resilienza, saggezza,
forza,  leggerezza, pazienza... devono necessariamente
combinarsi, e spesso sanno farlo in un modo straordinario, come energie che non
credevamo di avere, e che invece ci sono.
  Non possiamo che stimare coloro
che con coraggio, a  profilo basso e in silenzio, malgrado le avversita’,  guardano diritto davanti a loro stessi, anche
solo la strada. 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
