Il contesto
Nella sala-teatro allestita per la festa di Amina ci siamo ritrovate tra quattrocento invitate, solo donne! Tutte sedute a terra, sui tappeti stesi ai lati di una corsia rossa centrale. C’era la tribu’ dello sposa al completo, tra sorelle, zie, cugine, sorellastre, mogli di fratelli, figlie, amiche e conoscenti, e probabilmente anche il clan femminile dello sposo.
Le piu’anziane portano ancora il classico chador nero o a fiorellini, ora soppiantato dall'abaya, le piu’ giovani in costume tradizionale omanita, con i pantaloni decorati. Come ho gia'spiegato, nel rispetto delle usanze locali non ho potuto scattare fotografie, certo il mio comportamento non sarebbe stato apprezzato...
La sposa
Amina e’arrivata tra gli applausi, con il bouquet tra le mani. Era irriconoscibile per la quantita’ di trucco, sembrava una bambola di porcellana. Molto esile, aveva scelto un abito bianco di raso decorato di cristalli, che metteva in risalto le spalle strette e le braccia e le mani completamente decorate da fiori di henna rossa, e con i capelli castani raccolti e qualche meches bionda.
Due damigelle lanciavano petali di fiori veri sopra il lunghissimo strascico bianco. alcune ragazze giravano con cesti di paglia per offrire succhi di frutta, dolci e cioccolatini.
Dopo qualche minuto di sosta all'ingresso la sposa ha raggiunto da sola a passi lenti il divano allestito sul palco in fondo alla sala, tra pizzi, palloncini e velluti. La serata, dalle dieci a mezzanotte, consisteva in interminabili sessioni fotografiche con tutte le amiche per l'album ricordo (anche insieme a me!), il fotostudio ha inviato una donna fotografa.
Le amiche
Nel frattempo le amiche piu’ vicine alla sposa, di eta'compresa fra i 20 e i 25 anni, circondate da qualche sorellina, ballavano scatenate sotto il palco. Danze khaliji del Kuwait e del Bahrein, oppure le tipiche danze egiziane baladi. Indossavano lunghi abiti di chiffon colorati e scollatissimi, luccicanti di paillettes, ed erano truccate fino all’inverosimile e pettinate con ogni genere di extension, parrucca, capelli posticci. A dire il vero...l’insieme era leggermente ‘trash’ soprattutto per l’eccesso di trucco che riesce benissimo ad alterare i lineamenti! Le amiche piu’ festaiole si sono cambiate d’abito piu’volte, ma nulla si fa per caso: la sala era piena di di occhi che scrutano, di mamme, zie, sorelle, attente e pronte a riferire a casa, dove ai loro figli, nipoti, fratelli, potrebbe interessare una fanciulla. I momenti di gathering sociali e familiari sono luoghi di affari e di pubbliche relazioni, di negoziati e compromessi...
Le amiche della sposa
Le piu’ disinvolte mi hanno trascinato a ballare e allora non mi sono certo tirata indietro. In quel momento risuonava un hit egiziana piena di doppi sensi, popolarissima tra le danzatrici, ( 'L'uva'...).
Una ragazza si e ’poi esibita con danze omanite swahili dai ritimi incalzanti, dato che la musica e’di origine africana. Ha ballato scatenata muovendo fianchi e braccia senza mai togliersi il velo ne’l'abaya, anche in coppia: schiena contro schiena si scuote il sedere con ritmo irrefrenabile e si struscia uno contro l’altro scendendo sulle ginocchia, impossibile trattenere applausi e risate!
Lo sposo
E’arrivato a mezzanotte in compagnia dei testimoni, - quando la sala si e' fatta buia per qualche istante, - per prendere la sua bella e partire per il viaggio di nozze in Thailandia. Ha raggiunto la sposa sul palco e le ha sollevato il velo bianco per un bacio, era molto emozionato...
Me ne stavo andando quando le luci si sono accese e le donne, con la lingua tra i denti e la mano davanti alla bocca, hanno lanciato il loro grido corale di felicita’, il piu’acuto e squillante zaghruda che abbia mai sentito!
Gli sposi!
Ecco il video clip di 'El Enab': va ballata con una certa verve e molto spirito di interpretazione...ci pensa Dina, tra le piu' spiritose danzatrici egiziane, (tutti pensano che sia volgare...) ospite del video e meno scostumata del solito!