Prima c’era e poi non c’era…C’era un tempo molto molto lontano…C’era, in un tempo molto molto lontano, una Terra meravigliosa, con una profonda cultura matrifocale, pacifica ed armoniosa.
In questa Terra le divinità non avevano sembianze umane. Non avevano volto. Le Dee e gli Dei erano nella natura. Erano la natura stessa. Respiravano nel vento ed ardevano nel fuoco, nascevano e morivano come la Terra ad ogni stagione, brillavano come la luna ed il sole nel cielo e l’orbita celeste era il loro manto.
Queste potenti forze, vive e vibranti, venivano celebrate sui monti più alti e nelle radure più vaste. Nessun tempio poteva contenerle. Erano in ogni cosa. In questa terra feconda e desertica che fu, e che è, l’Arabia, tali erano gli Dei. E tra essi una triade di Dee spiccava scintillante e benevola. Tre entità potenti. Tre nobili Gru. Al-Lat, Al-Uzza e Menat.
Al-Lat è semplicemente “La Dea”. Il suo culto abbracciò aree molto vaste. Infatti si possono trovare tracce di Al-Lat anche in altre culture. Era Allatu presso i babilonesi, Allatum tra gli Accadi ed Elat tra fenici e cartaginesi. Forse, come luna infera, arrivò fino in Grecia col nome di Ellotis, Dea venerata con culti orgiastici. Tuttavia Erodoto paragona Al-Lat ad Afrodite. Nel mondo Arabo Al-Lat era la terra nella sua interezza. Era carica di frutti, feconda, ricca di doni. Era venerata ad At Tàif, sempre nei pressi della Mecca, ed una pietra bianca era destinata a simboleggiarla. Le donne, care ad Al-Lat, comparivano nude davanti alla sacra pietra, girandole intorno, pregando la Dea che esaudisse le loro richieste. Essa era incrollabile, inamovibile e su di lei venivano pronunciati i giuramenti più solenni: “Per il sale e per il fuoco e per Al-Lat che è la più grande di tutti”.
in giro per Muscat
Qui si puo' trovare il testo originale e completo:
http://grottadellasibilla.splinder.com/post/22732025/al-lat-al-uzza-menat-la-triade-del-deserto
La leggenda lascia spazio alla storia che documenta la distruzione degli idoli con la rivelazione dell' Islam. Al Lat, Manat e Al Uzza erano adorate dalle tribu' Quraysh e da innumerevoli tribu' dell'Arabia del Sud. I loro simboli erano incisi su pietre o oggetti votivi e tratti dalle forze della Natura che esse rappresentavano, e solo in epoca ellenistica compariranno statue che le raffigurano, visibili ancora oggi tra le divinita' dei Nabatei nei templi di Petra.
Appena fuori Muscat
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