lunedì 6 dicembre 2010

La regina Elisabetta II in Oman



Dal 25 al 28 novembre la regina Elisabetta d'Inghilterra, accompagnata dal principe Filippo, duca di Edimburgo, e'stata in visita qui a Muscat per incontrare il sultano dell'Oman. Malgrado i disagi che noi abitanti abbiamo dovuto sopportare per ragioni di sicurezza (strade chiuse senza preavviso, parcheggi confiscati, lunghe e improvvise attese in colonna nel traffico sotto il sole) l'euforia degli eventi era chiaramente tangibile nell'aria.


Non mi sono persa l'aspetto fiabesco della visita per vedere sfilare il corteo regale lungo la corniche di Muttrah, decorata di luci e bandiere, tra ali di figuranti omaniti vestiti in abito tradizionale, sia uomini che donne.



Il sultano ha atteso il corteo della regina all'ingresso della grande porta della citta', per poi avviarsi assieme a lei verso Al Alam Palace, la residenza degli ospiti, poco distante. Dietro a loro un bel corteo di cavalieri della guardia del sultano, dalle divise pittoresche con picche e albarde decorate da bandiere omanite e britanniche. Ai lati del corteo, lungo la strada, la banda reale intonava gloriose marce imperiali. Ormai questi spettacoli si vedono solo nei film! L'arrivo a palazzo e stato salutato da 21 colpi di cannone, come si usa nel protocollo internazionale, e gia' ai lati del tappeto rosso erano schierati gli ospiti: da un lato tutti i principi, i ministri e i notabili omaniti che la regina, affiancata dal ministro omanita del lavoro, ha salutato uno per uno, e pochi passi piu'indietro il sultano si rivolgeva alla delegazione britannica schierata in fila...veramente molto british quel gentiluomo che al saluto del sultano ha risposto togliendosi con eleganza il cappello di panama color avorio.



Pero' mettevano tenerezza; il sultano sorrideva come un bimbo, era molto emozionato, la regina aveva un'aria rassicurante e benevola con i suoi vestitini e cappellini coordinati e senza tempo, e le borsette della nonna...e il principe Filippo? Sempre un passo indietro, rassegnato con aplomb...

In serata alla tv ho visto le scene della consegna dei regali: mentre la regina pare abbia donato un suo ritratto (uuuhhh), il sultano le consegnava una vaso d'oro e un uovo Faberge' sicuramente commissionato per l'occasione, e tutto giocoso lo svitava per mostrare che cos'era...appunto...che cos'era? un grazioso carillon? Un portagioie? Un fiala da riempire di essenze orientali? Non ho avuto pazienza di leggere i giornali per saperlo, che' a me bastava vedere il sultano che armeggiava allegro intorno all'uovo d'oro e lapislazuli ...






La regina deve avere trascorso giornate intense tra una cena, una sfilata e un circo equestre di cavalli arabi organizzato per lei. L'ambasciata britannica proponeva posti limitati per partecipare a due eventi: il corteo imperiale o la sfilata equestre, ma la voce saggia di T. 'se vuoi , ma dovrete fare le prove per ore sotto il sole...'mi ha del tutto depistato dall'entusiasmo!

La regina Elisabetta ha incontrato la comunita' britannica locale, compresi gli studenti delle scuole, i boy scouts (il primo reparto omanita e'stato fondato nel 1932!) e gli studenti omaniti che frequenteranno le universita' inglesi. In tutte le scuole britanniche le allieve imparano l'etiquette dell'inchino alla regina, viene insegnato doverosamente fin dall'asilo. Ecco una deliziosa foto di una bimba che omaggia sua maesta'!


Cerimonie a parte, un fatto e' certo, mentre i Reali si dedicavano agli svaghi di corte il ministro degli affari esteri che accompagnava Elisabetta ha avuto una fitta agenda di favolosi accordi commerciali da firmare. L'Oman non e'una colonia britannica ufficiale, ma e'come se lo fosse; molti vantaggi e alcuna incombenza verso lo Stato sovrano del Sultanato...eh gia', Queen Elizabeth, regina di fiori e di denari.




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