mercoledì 23 marzo 2011
Nowruz 2011
sabato 19 marzo 2011
Primavera a Muscat
A dire il vero e'una primavera tropicale, non piove mai e la temperatura gia' supera i 30 gradi, da qualche settimana. Qualcuno vuole fare scambio con me?
domenica 13 marzo 2011
Bahla e Samail
Che si fa? Lanciamo la macchina attraverso il deserto, oltre Nizwa, tra le catene di montagne rocciose titaniche, verso Bahla. E' una villaggio misterioso, gli omaniti di cittá ne hanno timore, il sultano da poco ha invitato gli abitanti a non praticare la magia per non spaventare la gente...E infatti, all'ingresso di Bahla incontriamo il fachiro. E'un vecchio seduto a gambe incrociate sul ciglio della strada, con lo sguardo fisso nel vuoto davanti a lui. Che strano luogo per sostare da solo, e poi gli omaniti non si siedono mai cosi'...Neppure il suo turbante e' omanita, di un bianco soffice e incredibilmente candido. La sua tunica invece e' sporca, fakir in arabo significa povero. Dalla macchina mi giro per controllare, e'una frazione di secondo, il fachiro e' scomparso.
Bahla e'deserta, solo qualche turista di passaggio. La fortezza e' in ristrutturazione ma i djinn ci osservano silenziosi.
domenica 6 marzo 2011
Proteste nel Sultanato dell'Oman
Gia’ dal 27 febbraio nella citta’ di Sohar, - un centro industriale che si trova circa a duecento chilometri a nord di Muscat – gruppi di manifestanti si sono radunati provocando anche numerosi danni e non sono mancate purtroppo le vittime. Secondo le notizie riportate, i manifestanti chiedevano la rimozione di alcune alte cariche dello stato, l’aumento dei salari e lavoro per i disoccupati.
Le proteste hanno cercato di bloccare le attivita’ del porto di Sohar che e’ il principale scalo commerciale del sultanato. Quest’ ultima azione pare abbia aperto la strada alla pista del sabotaggio. Elementi stranieri, provenienti dagli Emirati, avrebbero fomentato le rivolte allo scopo di rallentare o bloccare le attivita’ in crescita del porto di Sohar, considerato un rivale del porto di Jebel Ali (nell’emirato di Dubai). Piu’ di un mese fa la stampa omanita aveva rivelato l’arresto di due cittadini degli emirati, accusati di spionaggio. A riprova di questa teoria pochi giorni fa l’emiro del Kuwait si era offerto come mediatore per una riconciliazione tra il presidente degli UAE e il sultano Qaboos bin Said. L’incontro si e’ effettivamente svolto qui in Oman ma non si conosce l’esito di questi colloqui.
Tuttavia, a fronte di tali manifestazioni sono stati emessi diversi decreti che hanno riguardato sia l’avvicendamento di importanti cariche dello stato, sia iniziative economiche e sociali. Qui nel sultanato le leggi si fanno subito e sono valide immediatamente, dunque un decreto ha ordinato, per esempio, che siano assegnati ben 50.000 posti di lavoro...
Preferisco astenermi da fare commenti, perche’ oltretutto l’invito a procedere alle assunzioni e’stato esteso anche alle aziende private.
Rispetto a Sohar, la situazione a Muscat e’tranquilla. E’ possibile che parte delle proteste siano scaturite da un desiderio di emulazione di quanto e’ avvenuto in altri paesi arabi. Certo e’ che il Sultanato e’ un paese stabile e che i suoi cittadini, agli occhi di un europeo, godono di privilegi, di benefici, e di una potenziale qualita’ media di vita che si potrebbe definire decisamente superiore (servizi di base come sanita’, scuola, assistenza, ecc...) anche se a volte basta uscire da Muscat per accorgersi che la maggiorparte degli omaniti mantiene per scelta uno stile di vita frugale e primitivo.