In questi giorni stiamo vivendo ore di angoscia. La rivolta in Egitto si sta ricoprendo di violenza cieca e immotivata. Le manifestazioni di popolo sono degenerate, le strade del Cairo e di Alessandria sono percorse da vandali armati di bastoni, coltelli, armi, e sono diventati un fiume in piena che nulla ha a che fare con il diritto di manifestare. Ieri nel centro di Alessandria, proprio di fronte all'ufficio di Tamer, e'stata assaltata la piccola stazione di polizia. Sono stati liberati i pochi detenuti, i rivoltosi hanno preso le armi e hanno dato fuoco all'edificio, lasciando rinchiusi i pochi agenti, umani come gli altri, arsi vivi. Cosi' in altre stazioni, in altri luoghi della citta'.
A casa sole, mamma Nora e la sorella Shahira sono terrorizzate, nella grande casa si affaccia lungo la via principale della citta', Avenue al Horreya (la liberta'). Si sono barricate spostando i mobili davanti alle porte d'ingresso, e con un giro di telefonate da qui Tamer ha potuto solo ingaggiare qualche bandito per presidiare l'ingresso dell'edificio, ma gia' le grandi vetrate sono andate distrutte. Balordi e banditi, a migliaia, armati, entrano nelle case, devastano, rubano e saccheggiano...
Impossibile scendere per prendere qualcosa da mangiare, con il timore di essere aggredite, minacciate, insultate, come e'gia' successo.
Sono ore di apprensione durissime, non possiamo che attendere e augurarci che nulla di peggio possa succedere.
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