Sablah e' il luogo del villaggio dove si ritrovano gli uomini; si tratta di una parola dialettale usata solo in Oman e pare che non sia nemmeno un termine arabo, ma intanto la lingua parlata e' cosi' svelta ad adattarsi al punto che sablah si usa ora anche per indicare qualunque forum su internet, cioe' un luogo dove incontrarsi in generale per dialogare su temi specifici.
Il salamlik invece e' l'edificio - o la parte della casa - che accoglie gli ospiti e che in epoche passate non poteva mancare nelle vicinanze dei palazzi di re e principi. Ad Alessandria d'Egitto accanto al palazzo reale si trova anche un salamlik ora trasformato in albergo; fu costruito nel 1892 per ordine del khedive (principe ottomano) Abbas Helmi II come palazzina di caccia all'interno del parco di Montazah per la contessa ungherese May-Torok von Szendro, che poi divenne sua moglie con il nome di Gawidan Hanem Abdallah.
Salamlik Palace a Montazah (Egitto)
Anche il Sultano dell'Oman accoglie gli ospiti di stato in un salamlik che si affaccia sulla baia di Muscat. In Arabia esiste l'usanza di bruciare incenso per profumare gli ospiti e propiziare loro buon viaggio al termine di una visita. Questo cerimoniale ricorre anche in un proverbio:
Baad al oud ma fi qoud
'Dopo l'incenso non c é piu' la seduta', vale a dire che quando la visita e'durata abbastanza il padrone di casa fara' girare l'incenso e sara' allora tempo per gli ospiti di lasciare il salamlik.
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