Royal Oman Symphony Orchestra
Mercoledi’ 7 aprile abbiamo potuto seguire uno dei rari concerti dell'orchestra reale. L’Orchestra e' composta interamente da giovani musicisti omaniti ed e’ nata per volonta’ di Sua Maesta’ il Sultano Qaboos Bin Said, grande appassionato di musica classica. L'iniziativa appare lodevole e suscita curiosita' poiche’ la musica sinfonica non é un genere che appartiene alla cultura dell’Oman o dell’Arabia, e sarebbe stato piu’ facile formare un’orchestra di musicisti talentuosi provenienti da Paesi che coltivano lo studio del repertorio classico.
E’gia’il terzo o quarto concerto che riesco a seguire (quando riusciamo a sapere la data, perche’ aleggia sempre un’atmosfera di segretezza sull’evento) e in alcune occasioni l’orchestra ha accompagnato il recital di qualche violinista ospite. Gli orchestrali si presentano impeccabili, gli uomini in tailcoat suit e bow-tie (frac e papillon!) mentre le ragazze portano un abito tradizionale dalle tinte rosso e verde come la bandiera omanita, ed un gioiello in oro sulla fronte. Hanno studiato tutti all'estero in prestigiosi conservatori e masterclass, ma so che in Oman vengono affiancati periodicamente da tutor selezionati per concorso in tutto il mondo, Italia compresa.
In occasione dei concerti di Muscat diversi direttori si sono alternati nel corso degli anni e in quest’ultimo concerto abbiamo avuto la sorpresa di applaudire anche un giovane direttore omanita, da premiare per il suo entusiasmo. In apertura del concerto e’stato eseguito l’inno nazionale omanita e il pubblico si e’rispettosamente alzato in piedi.
E’gia’il terzo o quarto concerto che riesco a seguire (quando riusciamo a sapere la data, perche’ aleggia sempre un’atmosfera di segretezza sull’evento) e in alcune occasioni l’orchestra ha accompagnato il recital di qualche violinista ospite. Gli orchestrali si presentano impeccabili, gli uomini in tailcoat suit e bow-tie (frac e papillon!) mentre le ragazze portano un abito tradizionale dalle tinte rosso e verde come la bandiera omanita, ed un gioiello in oro sulla fronte. Hanno studiato tutti all'estero in prestigiosi conservatori e masterclass, ma so che in Oman vengono affiancati periodicamente da tutor selezionati per concorso in tutto il mondo, Italia compresa.
In occasione dei concerti di Muscat diversi direttori si sono alternati nel corso degli anni e in quest’ultimo concerto abbiamo avuto la sorpresa di applaudire anche un giovane direttore omanita, da premiare per il suo entusiasmo. In apertura del concerto e’stato eseguito l’inno nazionale omanita e il pubblico si e’rispettosamente alzato in piedi.
Sulla qualita’ dell’orchestra...certo possiamo chiudere un’occhio, in genere i programmi sono variegati e piuttosto rari, i singoli pezzi non durano piu’ di cinque minuti ciascuno e non presentano troppi intermezzi solisti, ma l’insieme e’stato gradevole. Conta moltissimo il lavoro di un bravo direttore che tenga uniti gli orchestrali e sappia infondere passione e disciplina. Ci vorrebbe piu’grinta...
Questo tipo di attivitá culturali non e’ molto apprezzato dai locali, che raramente si presentano ai concerti, e di conseguenza Muscat non dispone ancora di un vero auditorium. Fino allo scorso anno i concerti si tenevano in una hall del Crowne Plaza Hotel mentre ora si svolgono nella Concert Hall dell’Hotel Al Bustan, un lussurioso resort recentemente ristrutturato dopo lunghi anni di chiusura. A Muscat e’in costruzione una Opera House che dovrebbe essere completata entro novembre.
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