Nel fine settimana ho trascorso una serata al campeggio nel deserto di Wahiba, a qualche ora di macchina da Muscat. Il tempo intorno al fuoco scivola con lentezza, seduti a bere te’ e chiacchierare, oppure a scrutare in silenzio il cielo notturno profondamente scuro.
Il cielo stellato e' spettacolare, ho visto anche le stelle piu' minuscole e colorate, la via lattea, le Pleiadi, qualche costellazione dello zodiaco, molte stelle cadenti, qualche satellite e tanti aerei in volo. Intorno al campeggio le sagome delle dune, visibili e immense, manifestavano la loro presenza anche nell'oscurita'.
E poi i nostri compagni di avventura, britannici, erano troppo goffi! Un gruppetto di teen agers scapestrati costruiva torce da agitare nell'oscurita', ma il vero leader era l'anziano nonno Peter, soprannominato da noi (in segreto) El Alamein, per il piglio da vecchio ufficiale e la scaltrezza nell'armeggiare intorno al fuoco. Piccolo e agile, vigilava il fuoco e per mantenerlo spostava i ceppi a mani nude tra le fiamme. Le sue tasche erano piene di gadget tra i quali una pila a manovella, e non redarguiva certo i nipoti per le torce infuocate, ma anzi, dava loro istruzioni lucide e minuziose come sanno fare con distacco solo gli inglesi anche davanti a giungle malesi, oceani infestati da pirati o nipoti malannosi (tenetele lontane dalle stuoie, verso il basso, in diagonale...).
A meta' serata una gentile nipote ha offerto a tutti i presenti gli spiedini in legno per infilzare i marshmallow da cuocere alla fiamma. Nemmeno io ho resistito a quei batuffoli gommosi di zucchero che una volta abbrustoliti per pochi minuti restano croccanti all'esterno mentre il cuore si scioglie, stucchevole come una mousse. Momenti di paura si sono avuti quando nonno Peter ha deciso di cuocere in piedi il suo spiedino di marshmallow. Hanno tremato tutti a vederlo cosi' curvo sul fuoco, con una mano in tasca, compresi i corpulenti olandesi del gruppo. Un niente e sarebbe finito con la testa nel falo'.
Per questa piccola parte del mio safari ho raccolto qualche immagine nell' album Wahiba Djinn, un po' confusa e dall' aspetto vagamente onirico a causa delle fotocamere danneggiate, o piuttosto di un djinn dispettoso. Presto ci saranno anche quelle del meraviglioso deserto.
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