martedì 6 aprile 2010

Shat Iskanderiya

La spiaggia di Maamoura ad Alessandria

Ieri sera mi sono trovata coinvolta nello sfogo di un’ amica in difficolta’. Conosco i suoi modi esuberanti e involontariamente aggressivi ed invasivi, che possono lasciare irritati. Personalmente sono piu’riservata, e quando la strada della vita e’in salita, ovunque mi trovo cerco di raggiungere un punto elevato e panoramico dove posso controllare il paesaggio e non avere ostacoli all’orizzonte, al massimo fumo una sigaretta. Solo se qualcuno si mette contro di me valuto azioni incisive.
Non le togliero’ il saluto come molti fanno, ma restero’ sua amica per quanto mi sara’possibile, perché le voglio bene, e magari trovero’ la mia maniera gentile, invece che cinica e diretta, per dirle che ‘ín this part of the world’ (e’una delle sue espressioni preferite) e’utile essere diplomatici e discreti. Forse i suoi problemi verranno ridimensionati, le auguro sinceramente di trovare una piccola oasi di quieto vivere, per sé e per la sua famiglia, del resto nessuno di noi puo'mai abbassare la guardia.
Mah, proprio ieri, avevo appena scoperto, nel primo pomeriggio, la squisita mahallabya di un locale libanese, servita con acqua di fiori d’arancio e una insolita copertura di miele, stavo li’col cucchiaino nell’aria e gli occhi chiusi, mentre il locale passava in sottofondo le piu’ belle canzoni della divina Fayrouz. La sua voce di velluto e’ piena di nostalgia, di rimpianto, di poesia e di immagini lievi e delicate. Le ultime gocce di miele erano per Shat Iskandariya, una ballata dedicata alla spiaggia di Alessandria, naturalmente in altri tempi.
Era un incanto troppo bello per durare fino a sera!

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