venerdì 30 dicembre 2011

New Year's Merry Berries



Per lasciare l'anno vecchio e salutare l'anno nuovo ho scelto qualche brano classico della poesia inglese, e tanti fruttini colorati portafortuna, sotto il sole di Muscat. Buon anno a tutti!



Ring Out, Wild Bells

Ring out, wild bells, to the wild sky,
The flying cloud, the frosty light;
The year is dying in the night;
Ring out, wild bells, and let him die.

Ring out the old, ring in the new,
Ring, happy bells, across the snow:
The year is going, let him go;
Ring out the false, ring in the true...



- Alfred, Lord Tennyson (1809 - 1892) , England's Poet Laureate from 1850-1892 -



gooseberries (uvaspina)


Song—Auld Lang Syne

Should auld acquaintance be forgot,
And never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot,
And auld lang syne!

Chorus.—
For auld lang syne, my dear,
For auld lang syne.
We’ll tak a cup o’ kindness yet,
For auld lang syne...

Traditional song written down by Robert Burns in 1788


Old and New Year Ditties

New Year met me somewhat sad:
Old Year leaves me tired,
Stripped of favourite things I had
Baulked of much desired:
Yet farther on my road to-day
God willing, farther on my way.

New Year coming on apace
What have you to give me?
Bring you scathe, or bring you grace,
Face me with an honest face;
You shall not deceive me:
Be it good or ill, be it what you will,
It needs shall help me on my road,
My rugged way to heaven, please God...

- Christina Rossetti (1862)-




yusufi sini e harankash (mandarini cinesi e alchechengi)

sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale 2011 da Muscat

Auguri di Buon Natale, di pace e serenita' a tutti i lettori di Khalij, a chi trascorrera' questi giorni in famiglia e a chi restera' un po' solo. Per noi l'appuntamento sara' questa sera presso Church of the Holy Spirit di Ghala.

domenica 18 dicembre 2011

Questioni diplomatiche




Le ultime settimane sono state particolarmente intense dal punto di vista mondano. In breve tempo si sono concentrati gli inviti ai numerosi ricevimenti presso le ambasciate della citta'. Il calendario non ha offerto molto spazio, perche' per prassi tutte le celebrazioni straniere che cadono all'interno del periodo festivo del Paese devono essere 'posticipate'. Cosi', la festa nazionale dell'Oman, il compleanno del Sultano e la successiva ricorrenza religiosa dell'Ashura hanno fatto slittare molti incontri, schiacciati poi dall'imminente arrivo delle festivita' natalizie.



La giornata delle forze armate italiane si e' svolta a dicembre nella stessa sera della giornata nazionale degli Emirati Arabi Uniti. Poiche' avevamo l'invito per entrambe le occasioni, abbiamo fatto 'la staffetta' pur di non mancare a salutare i nostri ospiti e amici. Il vantaggio e'stato che i due ricevimenti si trovavano a poca distanza uno dall'altro (e da casa!) cosi' nella mia strategia non ho fatto altro che mettere e togliere la nuova abaya in seta per poi ripresentarmi all'appello in mini abito a brindare!






Serata italiana con un amica pakistana



La serata in occasione del compleanno dell' imperatore giapponese poi, e' stata una vera delizia.


Certo, il nuovo ambasciatore non e' fascinoso come il suo predecessore, davvero un bell'uomo, ma la bella serata all'aperto sul prato della residenza ha curato il mal d'amore! Le signore giapponesi indossavano quasi tutte dei graziosi kimono in seta dai colori pastello, le ciabattine bianche infradito con le calze di cotone (non si devono veder i piedi) e un'amica mi rivela che i capi sono quasi tutti vintage. Questa e' musica per me! Ne ho uno anch'io, in Italia, color rosa cipria, un regalo della mia piu' cara amica, che viaggia spesso a Osaka per visitare un figlio sposato (e mio coetaneo) e la sua bella nipotina con gli occhi a mandorla. Un'amica, ben informata, mi dice che a Roma i kimono vintage sono carissimi, mentre a Tokio si acquistano ai mercatini dell'usato, e dato che anche le signore omanite apprezzano questi abiti femminili, ho suggerito che piacerebbe molto, qui a Muscat, una bella sfilata, sarei pronta ad acquistarne altri! Ah le chiacchiere femminili...


kimono vintage



Il buffet giapponese non delude mai, pesce crudo, sushi, sashimi e altre delizie, tra le quali una golosa tempura di verdure e radici di loto cucinata al momento, da spolverare con sale finissimo mescolato a polvere di te verde. Nell'attesa davanti al cuoco riflettevo: gli ambasciatori di Russia e Afghanistan conversavano amabilmente davanti a me, mentre solo vent'anni fa...


La maratona si e'conclusa ieri sera (cosi'credo), in occasione della festa nazionale del Bahrein.


Buffet sontuosissimo compresi i crateri ricolmi di riso speziato e capretto stufato, intero, montagne di gamberi e fra i dolci, i meravigliosi 'datteri del levante', una sorta di piccoli cannoli arrotolati e fritti, intrisi di sciroppo.


Per ragioni di lavoro Tamer conosce moltissimi ambasciatori tra i quali diversi europei che parlano anche un ottimo arabo...se poi vi chiedete perche' andiamo a queste riunioni...ma certo! Bisogna trovare un marito per Shahira, la bellissima sorella di Tamer! Frau Nora, la mamma, con sottile perfidia scarta tutti i pretendenti dopo averli torturati per benino...
Festa del Bahrein


domenica 11 dicembre 2011

Il principe del deserto





Ho scoperto che il film uscira' in Italia il 23 dicembre, ma qui a Muscat e' gia' in programma da inizio mese, e cosi' giovedi' ho trascorso la serata al cinema, approfittando dello show delle 23.30. Abito proprio sulla piazzetta dove si affaccia il multisala, che ci vuole! Il luogo e' un hot spot della citta', tant'e' vero che quando sono uscita dal cinema alle due meno un quarto c'era ancora una bella folla in giro, seduta ai tavoli all'aperto della vicina fumeria...





'Or Noir' o 'Black Gold' e'il titolo originale di questo epico feuilleton, non voglio anticipare nulla sulla trama ne' dare giudizi, dico solo che ho apprezzato i costumi e le scenografie, frutto senza dubbio di una accurata ricostruzione documentaria e fotografica. Invito le danzatrici appassionate ad osservare, ad esempio, la bella abaya nera che la principessa Leyla indossa la sera delle sue nozze, un prezioso e antico tessuto egiziano, ricamato in filo d'argento, che proviene da Assuan. Si produce solo in quella zona, ancora oggi, dai tempi dei faraoni, vorrei tanto averne metri e metri...Leyla accoglie per prima il suo principe che rientra dalla guerra, lo attende fuori dalle mura della citta' assieme alle sue ancelle. Mi rendo conto di quanto potra' essere difficile, per gli europei, cogliere il fascino di quelle donne completamente velate di nero, con il mantello che ne copre il capo e il volto, come ne vedo tante qui a Muscat, esattamente cosi', ma la scena e' davvero poetica e delicata.







Re Abdulaziz al Saud, fondatore dell'Arabia Saudita contemporanea

Entourage del re Saud (1945)


Black Gold e' ambientato negli anni Trenta, in un immaginario paese d'Arabia, ma altro non e' che la storia della nascita dell'Arabia Saudita, romanzata, certo, poiche' non vi e' traccia di ottomani, ne' britannici che invece hanno lasciato fortissime tracce della loro presenza. Si ispira ad un romanzo dello scrittore italo svizzero Hans Ruesch 'The Great Thirst'. Il film e' stato girato in parte nel Qatar dove la luce del deserto d'Arabia, chiara e senza ombre, e' del tutto diversa da quella del Sahara. Una luminositá inconfondibile che mi fa sentire a casa.

giovedì 8 dicembre 2011

Cose dolcissime a Muscat

jallab


Le botteghe degli attar - gli speziali del souk - o gli scaffali dei supermercati in citta' possono trasformarsi in laboratori d'alchimia per creare incredibili bevande ed elisir, alcuni dei quali di una dolcezza indescrivibile...ecco che cosa ho trovato: oltre alle acque distillate a base di menta, oppure di origano o di olive, ognuna caratterizzata da specifiche proprieta' curative, si trova il margadoosh, un tipo di acqua distillata dai piccioli dei datteri, indicata per problemi digestivi e che viene prodotta anche nella versione per bambini.





Si prosegue con la misteriosa kewra water, un distillato ottenuto da una pianta tropicale, piu' precisamente dai fiori di pandanus. Casualmente avevo fotografato questa pianta poche settimane fa proprio alle Maldive, chiedendomi cosa fosse quello strano frutto siimile ad un ananas. Dai fiori si ricava anche un olio essenziale, ma l'acqua rimane il prodotto maggiormente utilizzato come aromatico per i dolci in alternativa all'acqua di rose. Il profumo e' cosi' pungente da risultarmi nauseante, ho lasciato sul terrazzo la bottiglietta acquistata nella speranza di tenere l'odore il piu' lontano possibile ma sicuramente la regalero' alle ragazze omanite in ufficio.



frutto di pandanus (kewra)


L'acqua di rose e l'acqua di fiori d'arancio si accompagnano agli sciroppi di rosa, di sandalo, di melograno, e poi ancora agli sciroppi di mandorle, di pistacchio e di sarsaparilla indiana, (nannari sherbet sulle etichette), una pianta della quale si utilizzano le radici dalle proprieta' rinfrescanti.

Per affogare ancora di piu' nella dolcezza ecco jam -e - shirin, una bevanda dissetante e rinfrescante, da diluire in acqua, latte o yogurt e ottenuta da una miscela di zucchero e di vari distillati:
Aqua Distillate Santalum album,
Aqua Distillate Rosa damascena
Aqua Distillate Parmelia perlata
Aqua Distillate Pandanus tectorius Corsivo
Aqua Distillate Andropogon muricatus



Infine non resta che provare la dolcezza aromatica della jallab, deliziosa bevanda rinfrescante che si puo' ordinare anche per accompagnare i pasti. Qui a Muscat si serve, per ora, solo al Beirut Restaurant, ma e' piu' facile trovarla nel periodo di Ramadan assieme al qamareddine, un dissetante che si prepara di giorno in giorno mescolando acqua e panetti di albicocche appositamente essiccate. Jallab e' uno sciroppo originario proprio del Medio Oriente, della Turchia e dell'Iran, a base di carrube, datteri, melassa d'uva e acqua di rose, il tutto affumicato nell'incenso. Si serve diluito in acqua, con ghiaccio, zibibbo e pinoli senza i quali non sarebbe autentica jallab...