mercoledì 1 settembre 2010

Danza delle Spade


Almee (danzatrice di corte in Egitto) con le spade, dipinto orientalista

Si dice che la danza delle Spade, in arabo raks al saif, sia una danza sacra.

Molte teorie si intrecciano sulle origini incerte di questa danza femminile. La Spada è uno dei simboli più ricchi di significato in tutte le tradizioni culturali e rappresenta il potere che esercita la sua forza benefica, usata in purezza e nobiltà di intenti. La Spada è l’insegna di virtù e bravura, di giustizia, dignità e fede. Molte storie antiche hanno come protagonista un guerriero e la sua spada, ho letto anche di danze indiane dove la spada simboleggia l'anima, ma nella danza orientale si dice che renda omaggio alla Dea mesopotamica Ishtar, la divinita’che genera la vita, Dea della luna, della natura e della guerra, oppure ancora, a Neith, dea della guerra nell'Egitto faraonico. La Spada simboleggia la potenza della Dea, che protegge i deboli e apre il cammino.
E' una danza ipnotica legata allo spirito marziale femminile. La sua attrattiva consiste nell’abilita’ della danzatrice di tenere la spada in equilibrio sulla testa, sul petto, sui fianchi e sul ventre, mentre si eseguono movimenti delicati e sinuosi, una dimostrazione di forza interiore, dove la danzatrice non si lascia assoggettare nella mente o nell'anima dalla forza maschile richiamata dalla spada.


Donna che danza con la spada (1919, Arabia Saudita)

Per quanto riguarda la documentazione recente di questa danza, alcune fonti riportano di storie riguardanti milizie napoleoniche in Egitto e danzatrici gawazee che danzavano con le loro spade in equilibrio sulla testa. Altri racconti spostano questo fatto negli harem della Turchia ottomana e nel folclore turco, assieme alla danza maschile con i pugnali.



A questo punto vorrei aggiungere la mia intuizione personale sulla sacralita’ di questa danza: nel tempio della dea Manat, (nei pressi dalla citta' di Medina), la divinita’ preislamica del Destino, era conservato un tesoro. Il Corano documenta in dettaglio la distruzione del tempio, e la presenza nel tesoro di due preziose spade. Ali, il cugino di Maometto, le consegno’al Profeta, che a sua volta gliene fece dono. Ancora oggi, in effetti, lo stemma dell’Arabia Saudita raffigura due spade incrociate che rappresentano la forza e la giustizia. Le due spade sottratte al tempio della Dea Manat si chiamavano Mikhdam (la tagliente) e Rasub (la penetrante).
E quasi sempre, due sono le spade delle danzatrici.

Ecco un video esotico ed essenziale:

http://www.youtube.com/watch?v=NIPj0Y86IiU

Nessun commento:

Posta un commento