lunedì 12 settembre 2011

L'invocazione dei djinn

Alexandria: l' armonia di Abu al-Abbas al-Mursi Mosque, progettata da un architetto italiano, (foto di K.)


'Il Fine Del Saggio' e'un corposo grimorio di magia araba composto intorno all'anno Mille da Abū l-Qāsim Maslama bin Ahmad al-Majriti, astronomo e alchimista arabo di Andalusia. Contiene tecniche di astrologia, tavole astronomiche, formule magiche e istruzioni per la composizione di centinaia di talismani, invocazioni di Djinn e spiriti. Tradotto in latino e in spagnolo nei secoli successivi e'noto con il nome di Picatrix. Il testo originale in arabo non fu mai stampato, ma non si ebbe traccia di alcun manoscritto in lingua araba fino al 1920. Frammenti di versioni in latino sono conservati nelle biblioteche di Parigi, Oxford, Londra e di altre citta'europee, mentre la prima traduzione italiana contemporanea risale agli anni 90, su un testo italiano del 1500.


Ma oltre a Il Fine Del Saggio, ho scoperto l'esistenza di un ulteriore compendio di magia 'islamica' di notevole spessore e importanza pari a Picatrix per l'epoca in cui fu scritto, un testo rarissimo dal titolo Shams al-Ma’arif , composto in Egitto intorno al 1200 da un filosofo sufi. Pare che di questo grimorio non esistano traduzioni complete in inglese, tantomeno in italiano, ma solamente in turco e urdu. Un'appendice del testo pero', nota in inglese come Birhatya Conjuration o anche 'L'antico Giuramento', contiene una formula di invocazione per le potenze soprannaturali. Essa e'misteriosamente utilizzata ancora oggi in alcune confraternite sufi .


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