venerdì 1 giugno 2012

L'esercizio delle stelle cadenti



Poche sere fa stavo chiacchierando con alcuni conoscenti quando all'improvviso da dietro i vetri vedo nel cielo una stella filante. Se ne vedono molte qui nel deserto, tanto e' vero che un'amica ingegnere mi ha confermato che l'Oman e' tra i paesi al mondo che detiene la piu'alta percentuale di meteoriti che cadono al suolo, alimentando il turismo di esploratori e collezionisti. In citta', a Muscat, a causa dell'inquinamento luminoso gli avvistamenti di meteore sono meno frequenti, ma comunque si vedono. Ma quella stella avvistata appena sopra Qurum sembrava non spegnersi mai. Brillava intensamente e percorreva il cielo con lentezza, per una inaspettata e interminabile sequenza di attimi, davvero lentamente, tanto da farmi credere che si sarebbe visto il lampo di un eventuale impatto sulle cime di Qurum. Del tutto rapita dalla stella non prestai piu' attenzione ad Ahmad che parlava, parlava...


Si dice che ad ogni stella avvistata si possa esprimere un desiderio, ma nella rare occasioni d'avvistamento la sorpresa e'cosi' veloce da farci esprimere un desiderio altrettanto rapido e superficiale, il primo che capita, senza volerlo veramente, per poi dimenticarlo un attimo dopo: mangiare sempre cioccolata fondente, poter sempre rincorrere i gatti... E' un gioco innocente che stimola la nostra prontezza, tanto virtuale quanto effimero nelle sue conseguenze.

Ma quella stella passava cosi'lenta...e se invece, applicandomi,  mi giocassi veramente un desiderio?
Un esercizio di volitivita', di determinazione, di visualizzazione, da praticare con sufficiente fatalismo e massima lievita'. C'e' anche un proverbio locale: una tempesta di sabbia passa, le stelle rimangono.
 

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