giovedì 13 settembre 2012

Vecchie foto al Beirut Restaurant, Muscat

Souad Hosni


Beirut Restaurant a Muscat e'uno di quei locali poco noto alla comunita'expat in citta' perche'apparentemente 'poco visibile, nella zona di Qurum dietro al pur frequentatissimo centro commerciale Sabco. Il suo proprietario, il signor Melay, e' un simpatico sudanese di origine eritrea, con una certa eleganza d'altri tempi,  ormai naturalizzato omanita poiche' vive qui da piu'di 25 anni. Parla un ottimo italiano e quando ci incontra e'sempre cordiale e'accogliente e non manca mai di salutarci anche in italiano. Il pregio del suo locale e' proprio l' ottima cucina casalinga tradizionale araba/libanese a prezzi moderatissimi, insomma ci si puo'strafogare quasi gratis da un ricchissimo menu', e nel periodo di Ramadan e'imbattibile per la qualita' del buffet dell'iftar.
Anche se non amo molto mangiare fuori casa, ci capita di provare locali come questi, e allora ci organizziamo, per esempio quando si fa tardi al lavoro...magari il setting e'un poco spartano e purtroppo non c'e' speranza di convincere i locali a fare a meno dell'orribile illuminazione al neon che infesta la cittá, che pero'e' esteso a profusione anche in locali piu'trendy, (Kargeen!).

Cosi, una sera al Beirut, in attesa delle mie insalate, noto appese ad una parete alcune vecchie foto in bianco e nero che ritraggono attori e attrici egiziani e libanesi d'altri tempi. In realta'quelle foto eran sempre state li', da circa un anno, ma non le avevo mai notate prima. Le foto danno  un po'di atmosfera nostalgica al luogo, con Abdulhalim, Um Khaltoum, Fayrouz, Sabah, Farid al Atrache e altri ancora. 
In un angolino, a dire il vero, spuntano anche le foto di Sadat e poi di Nasser, dittatore odioso ma bello come una star.






Molti di questi personaggi e artisti erano amati per il loro stile e la loro  personalitá in tutto il mondo arabo, in tempi nei quali la comunicazione era lenta, ma dove, dal Marocco all'Iraq tutti apprezzavano e ammiravano la loro musica, le canzoni, i film. Ancora oggi, se andiamo in Algeria, piuttosto che in Sudan o in Giordania, anche le generazioni di teen agers conoscono e tramandano quel bellissimo patrimonio artistico,  immortale, ma nessuno, nemmeno fra gli artisti,  riesce piu' ad eguagliare tanto successo e talento, come se qualcosa si fosse purtroppo deteriorato, imbarbarito, anche fra il pubblico. E' lo specchio dei tempi. 
Quelle foto allora assomigliano a simboli di riconoscimento, di appartenenza e condivisione. Non e'una nostalgia oziosa per il passato che non ritornera'. E'solo l'amarezza per certi Paesi come l'Egitto, che hanno scelto con entusiasmo di avviarsi verso il degrado totale, civile e morale soprattutto, e che desiderano ardentemente sprofondare sempre di  piu', anche togliendo, in maniera chirurgicamente democratica, ogni diritto ai propri cittadini virtuosi, che il Paese lo hanno costruito davvero.

Ecco le foto della bellissima attrice egiziana Souad Hosni, scomparsa a Londra in circostanze misteriose nel 2001, e dell'inossidabile e biondissima artista libanese Sabah. 


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