sabato 21 aprile 2012

Festa olandese

 In compagnia del simpatico ambasciatore d'Olanda

L'occasione cade proprio a pennello con l'invito ad una  una vivace festa di compleanno della regina Beatrice d'Olanda, che e'stata festeggiata anche qui a Muscat a cura dell'ambasciata locale presso il Grand Hyatt Hotel.  La comunita' olandese e'particolarmente numerosa,  al secondo posto in Oman dopo quella britannica, - per cio' che riguarda l'Europa - dato che una delle principali aziende petrolifere del mondo, Shell, ha il monopolio del settore, mentre tutti i porti mercantili dell'Oman sono gestiti da aziende olandesi.
 I bambini della scuola olandese di Muscat  hanno creato costruzioni architettoniche di carta per dare risalto alla mostra fotografica che allietava l'evento, basata sull'arte e l'architettura contemporanea, e alcune bimbi portavano i loro costumini tradizionali, in particolare la cuffietta di cotone con le alette e gli zoccoli di legno per le bimbe, che tenere! Certo non ci aspettavamo grandi raffinatezze olandesi nel buffet, in compenso, tuttavia, gli olandesi sono molto socievoli ed empatici, oltre a rappresentare un miscuglio di etnie e genti provenienti da tutto il mondo, dall'Indonesia all'America, come risultato dell'antico spirito coloniale e commerciale. Anche T ha un cuore un po'olandese perche'oltre a parlare un po'la lingua  e a tifare sempre e  fedelissimamente Olanda nel calcio, ha passaporto del Suriname (ex Guyana olandese), uno staterello compreso tra il Brasile e il Venezuela...Quindi, con spirito patriottico ci siamo deliziati a festeggiare, in ottima compagnia!

giovedì 19 aprile 2012

Tristezza





Di solito non uso questo blog per i miei sfoghi personali, o per esternare sentimenti...ma da qualche giorno sono triste. Puo' succedere no ?Eh, ma sembra che non debba succedere a me. Non deve. La macchina deve funzionare sempre.

lunedì 16 aprile 2012

La musica di Omar Faruk Tekbilek



Ieri sera e'stato un incanto assoluto, lo splendido concerto di Omar Faruk Tekbilek alla Royal Opera House qui a Muscat. Ci tenevo molto ed ho invitato T a teatro per avere conferma che la musica di questo straordinario compositore e' davvero creata con l'anima e con il cuore.

Conoscevo da tempo alcune sue melodie di virtuoso del flauto ma anche polistrumentista, mi avevano attratto da subito per la loro magia e dolcezza tanto che le avevo immediatamente utilizzate per ballare, e l'effetto magico era tale che una danza, anche solo per esercizio di improvvisazione, avrebbe potuto continuare instancabile ispirando mille altri passi e movimenti senza che mai perdessi il fiato, o che giungesse la stanchezza.



L'artista si e' presentato al pubblico dialogando di pace, di serenita', della natura, di tutti i profeti, di Dio. Ha suonato assieme al suo gruppo, il primo brano era una supplica, una preghiera, ispirata alla tradizione sufi che gli e'stata tramandata dal padre, come lui ha raccontato. E poi tante ballate, danze folkloriche egiziane, turche greche, assoli di tabla...con grande umilta', uscendo dal palco, non ha mai voltato le spalle al pubblico.

questo e'il suo sito http://www.omarfaruktekbilek.com


sabato 14 aprile 2012

Fantasia





Fancy
Ever let the Fancy roam,

Pleasure never is at home:

At a touch sweet Pleasure melteth,

like to bubbles when rain pelteth;

Then let winged Fancy wander

Through the thought still spread beyond her:

Open wide the mind's cage-door,

She'll dart forth, and cloudward soar.

O sweet Fancy! let her loose...

John Keats 1820





Fantasia
Lascia sempre vagare la fantasia,

È sempre altrove il piacere:

E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,

Come le bolle quando la pioggia picchia;

Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,

Per il pensiero che davanti ancor le si stende;

Spalanca la porta alla gabbia della mente,

E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.

Dolce fantasia! Libera sii per sempre!




giovedì 12 aprile 2012

'Il gentiluomo' di Al Hamra


Il villaggio di Al Hamra si arrampica su certe montagne brulle proprio ai piedi della cima piu' alta dell' Oman, Jebel Shams, che supera i 3000 metri. E' un villaggio pittoresco e unico nel suo genere perche' le case sono costruite con architettura yemenita, da mattoni di fango che salgono fino a due tre piani, come condomini dalle finestre piccolissime. Il villaggio sembra abbandonato ma i panni stesi ad asciugare al sole rivelano la presenza degli abitanti e mentre cammino tra i vicoli alcuni bimbi mi chiamano dalle finestre e salutano con le manine. Il villaggio e' una nuova scoperta del turismo locale, in un piazzale vedo diversi fuoristrada bianchi, quelli delle agenzie che accompagnano i turisti in safari.



Alcune case sono state trasformate in musei visitabili ed i loro proprietari, che magari si sono trasferiti altrove, invitano gli ospiti all' interno. E infatti ci accomodiamo in un uno spazioso majlis (soggiorno) sui tappeti, c'e'una tavolata di caffe' e datteri, le donne ci preparano il pane caldo e croccante. Ai piedi del villaggio l'oasi e' pulita e ben curata con i sentieri ben spazzati e i canali per l'acqua, fatti ancora di fango, sono ben curati.

Mi fermo per fotografare un simpatico forte in miniatura quando un ragazzo viene incontro a salutarmi e mi invita ad entrare nella sua casa museo. Non ho molto tempo ma accetto di scambiare due chiacchiere; 'Ciao, mi chiamo Suleyman, oh, ma sei di Muscat!' 'Si, lavoro a Qurum, e tu?' 'Anch'io lavoro a Muscat!' , 'Quindi trascorri i fine settimana qui...', 'Si, rientro il mercoledi' sera e riparto il sabato mattina alle sei, lavoro al ministero della sanita'. Abito a Ruwi ma lavoro in Al Khuwair...'


Gli omaniti non conoscono lo stress ma sono sempre stanchi, pero' se c'e' da guidare ore e ore nel traffico o nel deserto non si tirano indietro, anzi, e' la loro ragione di vita. Suleyman mi lascia il suo biglietto da visita. 'Chiamami quando sei a Muscat, mi fai una chiamata persa e io ti richiamo'...Scatto qualche foto, saluto Suleyman e rientro in macchina pensando...

Spiritose queste avances, - a parte la differenza d'eta' -, chi mai direbbe che in un villaggio di fango, sperduto nel deserto d'Arabia si possa trovare un 'discreto gentiluomo' che non fa domande, non impegna e lascia scivolare le cose cosi', con leggerezza ed eleganza?

domenica 8 aprile 2012

Pasqua naif a Muscat





Auguri di Buona Pasqua!


martedì 3 aprile 2012

Lo specchio magico dei sette venti e dei sette pianeti





De Imaginibus conflui' nel testo arabo Ghayat al-hakim, o 'Il Fine del Saggio', tradotto in latino come Picatrix e conosciuto come il piu'celebre grimorio medievale. Da un frammento dell'ormai introvabile traduzione italiana di Picatrix si legge 'Il risplendente è quanto domina in questo mondo, tienilo in conto, e verifica quanto sostenne Zabit ben Curra nel suo Trattato dei Talismani: " Più alta che l'Astrologia è la Teurgia ".

Picatrix contiene i dettagli per creare uno strumento straordinario e potentissimo, lo specchio magico dei sette venti e dei sette pianeti.
Lo specchio magico, secondo Íl Fine del Saggio e' il supremo talismano; chi lo possiede avra' il potere sui vivi e sui morti. Uomini, demoni e venti gli saranno obbedienti.
Ecco per voi la ricetta, qui .