sabato 23 gennaio 2010

La danza nel mondo arabo 2


folklore omanita
La ‘danza del ventre’, tanto popolare in tutto il mondo, con i suoi costumi scintillanti di paillettes e' definita come ‘stile cabaret’ e all’interno del mondo arabo rappresenta una danza - per cosi’ dire - 'di ritorno’, resa popolare negli Stati Uniti agli inizi del Novecento da circhi e spettacoli itineranti e successivamente diffusa in Europa e nel mondo arabo attraverso i teatri e il cinema. Questo stile rappresenta una minima componente del mondo della danza araba.
Esistono danze tradizionali e popolari e folcloristiche che corrono parallele allo stile cabaret e variano da paese a paese, evolvendosi e andando ad arricchire il repertorio delle danzatrici.
In Egitto si parla di stile shaabi, (popolare) sharky (orientale) e balady, che significa ‘del paese’, a indicare categorie che si ramificano in infinite varianti, sconosciute nei Paesi del Golfo tradizionalmente piu’’spartani’ e orientati verso danze collettive di tipo tribale (appunto danze khalij, 'del golfo'), sia maschili che femminili.

Danza saidi

In Oman le danzatrici professioniste non sono cosi’conosciute, perche’ il paese e’sempre stato marginale rispetto alla cultura ottomana e araba contemporanea, chiuso ed isolato nel suo microcosmo tribale ma storicamente piu’aperto verso l’India e l’Africa Orientale.
La rara presenza delle ‘danzatrici’ orientali autentiche, escluse le ragazze decorative che si trovano nei night-club di Muscat - e’giustificata solo da esigenze turistiche, per sublimare le aspettative e l’immaginario del visitatore, ad esempio nel periodo natalizio e di maggior afflusso turistico. La danza e’ comunque una componente della vita sociale della comunita’ tribale e dal punto di vista antropologico e’un paese giovane per fare degli studi, solo ora comincia ad essere disponibile della documentazione. Le ragazze omanite che ad esempio frequentano corsi di danza orientale a Muscat sono poche, (mi riferisco ai corsi della mia amica Anubis, tra l'altro gli unici in citta') il loro approccio nei confronti di questa attivita’ e' sempre molto inattendibile e discontinuo, e generalmente accompagnato dalla solita indifferenza - tipica di molti omaniti - per qualunque attivita' sportiva o intellettiva. Frequentano per qualche tempo, spesso per curiosita’, - specialmente quando sono giovani per tenere stretto il marito prima che arrivi in casa un’altra moglie come spesso succede tra i numerosi omaniti poligami.


Reda Troupe

Il tema della danza non si esaurisce di certo. Ritornando alle danze tradizionali dell'Egitto, ecco un brano tratto da un film, con una coreografia basata sulle danze popolari. L'autore e' il maestro Mahmoud Reda, un vero ambasciatore della danza araba che con la sua troupe lavora spesso anche in Italia (sara' a Roma e Milano il prossimo marzo) e da decenni si occupa di documentare e divulgare la cultura del suo paese. Semplice e autentico il costume di Farida Fahmi, che rispecchia l'abbigliamento delle contadine nelle campagne del Delta del Nilo. Basta prendere il treno dal Cairo verso Alessandria per vederle e per attraversare un meraviglioso paesaggio rurale: campi di cotone, palmeti, banane, agrumi, grano, ortaggi, canna da zucchero, i ponti sul fiume, i camini altissimi delle fornaci di mattoni sulle rive del Nilo nella citta' di Kafr Elzayat...



Reda & Farida

http://www.youtube.com/watch?v=MFi4jPZpFAY

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