mercoledì 13 gennaio 2010

Tabla, vaniglia e gelsomino



Oggi sono un poco triste, sara' il mood opprimente di un leggero raffreddore, cosi' ho seguito i consigli premurosi di Anubis, la mia maestra di danza, 'riposa, non uscire, non ti stancare'. Disdetti gli impegni, ne approfitto per scegliere un brano per una coreografia.
Intanto penso a preparare il sale alla vaniglia: sale dell'Himalaya al quale aggiungere i semini di due stecche di vaniglia da mescolare ai granelli rosa. Si lascia riposare con le stecche incluse in un barattolo, almeno una settimana. Pensavo di macinarlo sulla prossima tartare di pesce, quando trovo il filetto di pesce spada fresco, o magari ecco, la polpa di granchio. I granchi freschi costano pochi euro al chilo. A saperli cacciare, sulla spiaggia di al Bustan spuntano fuori dalla sabbia nel pomeriggio, grandi come tartarughe!

Un po'di olio, qualche goccia di succo di lime, quanto basta per non coprire troppo la vaniglia, e qualche dadino di avocado, ma bisogna sceglierlo con cura, che sia morbido, solo allora la polpa sara' dolce e cremosa. E vicino? Ieri ho visto di nuovo quel riso profumato al gelsomino, viene dalla Thailandia...Ecco il brano che mi piace, cento per cento tabla, per me e'storico!


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