giovedì 17 giugno 2010

Le streghe di Khor Rori



Si dice che la valle di Khor Rori nei pressi di Salalah sia la porta d’ingresso di un mondo parallelo. La valle si affaccia sull’Oceano Indiano con i resti dell’antica citta’ di Sumharam, dove Bilquis, la regina di Sheba, possedeva un palazzo e dove l’incenso raccolto nel Dhofar salpava dal porto verso la Grecia antica o la Mesopotamia.

Le antiche pratiche preislamiche di magia rossa richiamano segretamente in Oman, dall’Arabia Saudita e da tutte le terre della penisola araba, moltissime persone. La strega (sahera) prepara amuleti, filtri e fatture, ma il Corano, in diversi episodi, ammonisce i fedeli contro l’uso della magia. Misteriosi racconti si intrecciano in vari contesti e non e’sempre facile unire e poi documentare i frammenti di questo universo; chi conosce mantiene il segreto. La legge coranica vieta severamente nei Paesi del golfo la pratica della magia.
Per distruggere un incantesimo puo’ essere necessario ricorrere ad un esorcismo ma due parole scorrono costantemente in Oman e solo in questa regione d’Arabia: voodoo e zombie. La stregoneria portata dall’Africa e dall’antica colonia omanita di Zanzibar e’ parallela e distinta dalla magia e dai poteri del mondo dei djinn.

iscrizioni millenarie sulle mura di Khor Rori

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