sabato 26 giugno 2010

Matrimonio orfi




Il tema di questo post mi e’stato suggerito piu’volte da una lettrice di Khalij, e cio’che ho scritto e’ frutto di una chiacchierata con T. davanti ad un bicchiere di te’, in ufficio, tra un’occhiata alle partite e un report contabile, insomma...e'solo una raccolta di pensieri.
Il matrimonio orfi, un fenomeno sociale fortemente discusso in Egitto, ricorda vagamente quel 'matrimonio temporaneo' che si pratica nella comunita' sciita e in Iran, Iraq, e in alcuni Paesi del Golfo. La parola orfi significa consuetudine, e in Egitto rimanda ad un tempo in cui le cose si facevano a voce con una stretta di mano. Qualcosa di simile fu creato da certi califfi egiziani dell’alto Medioevo e tramandato appunto per consuetudine con alterne fortune, fino al giorno d'oggi in cui sopravvive in un limbo di illegalita'.

L' orfi in Egitto si contrae stipulando simbolicamente un contratto su un pezzo di carta, che poi va firmato da entrambe le parti, ma raramente contiene il limite di tempo. Anche un cartoccio, o uno stralcio di giornale. E’ sufficiente avere un paio di testimoni.

La mia descrizione e’ appositamente grossolana perche’cosi’ funziona nella realta’, e intorno a questa procedura si trovano coinvolte molte italiane, russe o altre europee. Non ci sono timbri, ne’ autorita’ firmatarie. Non ci si faccia ingannare dalla presenza di un paterno avvocato che vi ospita nel suo studio per rassicurarvi, o dalla forma a volte curata del documento, magari una carta dal linguaggio burocratico, in arabo, reperibile anche dal giornalaio. Se ve lo trovate in inglese, o in italiano, e’ una illusione ottica. Magari scritta al computer, o a macchina, che fa tanto ‘cancelleria di tribunali’.


Questo documento e’ in realta’ controverso, perche’si tratta veramente di carta straccia. La giurisprudenza non e' affatto una scienza esatta e cosi' l'orfi non ha valore legale presso le istituzioni, ma secondo molte donne italiane che affollano i forum di internet (e successivamente gli uffici consolari in cerca di tutela legale) e’ l’unico espediente per poter convivere con un eventuale fidanzato egiziano conosciuto sulle spiagge del Mar Rosso. Sostengono che altrimenti nessun albergo o nessun proprietario di alloggi affitterebbe case o stanze a coppie non sposate.
La legge egiziana vieta, questa volta veramente, la convivenza di coppie non sposate formate da almeno un cittadino del Paese, la pena prevista e’ il carcere.
Ma in quali alberghi alloggerebbero le coppie, o quali appartamenti? Provate ad andare al Four Seasons, o al Movenpick, con il vostro foglietto orfi e il marito, vi faranno girare i tacchi, sia che siate italiane, sia che siate egiziane.
I proprietari egiziani e gli alberghi di altro livello chiudono semplicemente un occhio davanti a questo pezzo di carta, perche’e’portatore di denaro...e’sempre un pezzo di carta che li tutela, ma qualcuno paghera’ segretamente qualche bakhsish, in una catena infinita. Nel caso di qualche verifica della polizia, ecco il pezzo di carta fasullo e il bakhsish anche per loro.

Con un contratto orfi in mano non si risulta sposati ne’ davanti alle autorita’ egiziane ne’ tantomeno a quelle italiane. Non avete quindi diritti da reclamare.

Quale ruolo hanno le moschee? Per fare legalizzare un orfi e’ necessario stralciarlo e ricominciare la procedura da capo, secondo la norma prevista dal codice civile, perche’ nemmeno le moschee legittimano un orfi.
Un matrimonio celebrato in moschea, esattamente come per il rito religioso in Italia, in Egitto ha valore solo se registrato in tribunale, o allo 'stato civile'del Comune. La moschea deve essere riconosciuta, non come le centinaia di moschee abusive. Questo fa parte della lotta per il potere, e’ l'eterno conflitto tra il metafisico potere temporale della teocrazia senza confini - se non quelli dell’Islam - , e il potere secolare della ‘nazione islamica’.

L’orfi ha valore nella comunita’, nella tribu’, nel clan, che e’ l’unico, e piu’antico e ancestrale nucleo sociale riconoscibile e riconosciuto. Se e’vero che il suo valore e’nullo, e se una donna si crede comunque non sposata, cosa fara’ quando la relazione si conclude? Magari lei vorrebbe sposare, orfi o legalmente, un altro fidanzato. Nel peggiore dei casi il primo orfi la terrá vincolata ed esposta alle vendette del primo marito fasullo. E se tornata in Italia, volesse sposarsi con un italiano, o tornare magari in Egitto per una breve vacanza e il vecchio orfi-marito abbandonato la rintracciasse? Potrebbe finire in carcere, lui saprebbe come rivalersi, perche’ l'orfi non e'mai stato sciolto, e lui quel pezzo di carta straccia sa come farlo valere.
Gli orfi, anche se 'temporalmente scaduti', si sciolgono solo con una causa in tribunale, infinita e dispendiosa. Per una donna italiana puo’essere un gran mal di testa, ma per una donna egiziana puo’ rappresentare un grande dramma, specialmente se ci sono dei bambini.
Oltre alle mie chiacchiere, allego questi link interessanti:
un forum italiano con diversi punti di vista
una ricostruzione storica e alcuni dati

dall'archivio del settimanale egiziano in lingua francese Al Ahram, i problemi reali delle mogli e dei bimbi orfi.

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