domenica 25 luglio 2010

Zakat


Nell’Islam, i beni e le ricchezze che un uomo puo’ottenere o di cui puo’ disporre sono considerati un dono di Dio. Quando si dispone di ricchezza o di un nuovo bene l’Islam prevede un rituale importante; se un credente ci tiene ed e’ osservante non potra’ che seguire le prescrizioni dello zakat, cosi’si chiama la ‘’beneficenza’ che si offre per ringraziamento della ricchezza e del bene ricevuto. La misura dell’offerta deve corrispondere ad una precisa percentuale del bene, calcolata dai teologi islamici, ed e’obbligatoria.

Tamer e’molto devoto allo zakat, durante il Ramadan e di solito in occasione della Festa del Sacrificio. Recentemente si e’ presentata un’ occasione per rispettare lo zakat. Intanto si e’cominciato con le pashmine da regalare alle ragazze dell’ufficio come velo, e loro, molto carine, lo hanno indossato una mattina tutte insieme. Agli uomini invece ha regalato dei rosari islamici da preghiera nell’imminenza del prossimo Ramadan. E poi un pensiero per qualche amico in difficolta’, per il ragazzo dello Sri Lanka che fa l’usciere, ecc...

Nel rito dello zakat in genere si prevede il sacrificio di un capretto secondo il rito islamico. A questo rituale deve essere presente ed attivo anche l’offerente, dopodiche’ la carne viene distribuita tra un numero di persone bisognose. Ma sono altri tempi, e cosi’ Tamer ha offerto un pranzo a tutto il suo staff, in particolare agli omaniti, apertamente sensibili al malocchio.

Una tavola imbandita ha quietato le loro effimere invidie o maldicenze, tutto sommato sono persone molto riservate e poco polemiche. Ai musulmani e’ proibita l’invidia, perche’ essa rappresenta un atto di ribellione alla volonta’ di Dio ed al modo in cui Egli ha distribuito i suoi doni tra gli uomini, oltreche’ un sentimento che semina discordia e veleno tra la gente: “Non invidiatevi gli uni gli altri e non seminate corruzione sulla terra!”. La maldicenza e’ aspramente condannata, e cosi’ pure ridicolizzare gli altri. Il profeta disse: “Se parlate di qualcuno, parlatene bene. E se non potete parlarne bene, allora astenetevi dal parlarne”.
Cosi' si usa in Oman.

Non vale la pena di perdere tempo con gli invidiosi, i paesaggi del Dhofar in questo periodo sono meravigliosi, nel sud dell'Oman e' la stagione del khareef, le piogge dei monsoni tropicali rinfrescano le montagne e fino alla fine di agosto si canta e si balla con il Salalah festival.

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