sabato 25 febbraio 2012

Bimmah sinkhole, Oman






Ad un paio d'ore di macchina da Muscat, in direzione Sur, si trova questo luogo molto popolare fra i turisti, una misteriosa dolina situata in zona desertica a poche centinaia di metri dalla costa. Il mistero consiste nel fatto che i geologi non hanno risposte precise sulla natura di questa voragine: c'e' chi sostiene la teoria di uno sprofondamento naturale del terreno, altri parlano di qualche meteorite precipitato, mentre gli abitanti locali chiamano il luogo la casa del diavolo. Sul fondo della dolina si trova una piscina naturale di acqua dolce mista ad acqua di mare e sembra che esista un tunnel sotterraneo che collega il bacino al mare, poco lontano.

Attorno al cratere e' stato allestito un bel parco pubblico ombreggiato tanto per rendere fruibile l'area, situata nel mezzo di un arido terreno desertico e roccioso. Non e' l'unico sinkhole dell'Oman, ma e' uno dei piu' grandi e spaventosi del mondo, dalle profondita' non esattamente accertate. Eccomi sul fondo della dolina per dare un' idea delle dimensioni del luogo, non ho paura di nulla, nemmeno di andare a casa del diavolo!



Ho gia' visitato diverse volte Bimmah Sinkhole ma ne parlo solo ora perche' nei giorni scorsi ho assistito alla presentazione di un progetto turistico di sviluppo dell'area.

In un breve video di pochi minuti con animazione ho notato tante di quelle strutture di cemento pronte a devastare il fragile e quasi invisibile ecosistema, da fare rabbrividire. Ogni minima struttura sembrava finalizzata a parcellare, frammetare, suddividere, limitare ecc... ma il deserto non puo' avere confini non naturali! La dolina era stata ingabbiata in un anello metallico circolare, forse un parapetto, dal quale si dipartivano orrendi bracci a torciglione che scendevano verso il fondo, producendo una visuale inquinata, da qualunque angolazione. Al momento non ho elementi sufficienti per approfondire il tema, pero' mi chiedo quale senso abbia tutto cio'. La natura deve essere tutelata anche nel suo aspetto piu' selvaggio, ad essa ci si deve avvicinare con rispetto, in punta di piedi. Molti siti web sostengono che Bimmah Sinkhole e' stato trasformato in una trappola per turisti; non ancora, a mio avviso, per quello che ho potuto vedere, ma mettiamola cosi': arrivare 'a casa del diavolo' per scoprire che c'e' gia' un resort a cinque stelle potrebbe far girare i tacchi a piu' di qualcuno, e considerata la qualita'del bacino d'utenza turistico al quale il ministero locale si rivolge (essenzialmente nord Europa), credo che il Sultanato dell'Oman non se lo possa permettere. Per il momento si puo'cercare di confidare pero' nella saggezza del sultano e dei suoi consiglieri piu'illuminati e in una serie di circostanze fortunate: negli ultimi due anni alcuni progetti turistici a mio avviso devastanti per impatto ambientale sono stati cancellati. Penso a Yitti, che e' rimasto il villaggio di pescatori che avevo visitato quando ancora era raggiungibile solo da Ruwi, con piu' capre che anime. Molti dei siti naturali di attrazione turistica dell'Oman si trovano spesso in luoghi impervi, disabitati e difficilmente raggiungibili. Non sono appetibili per i grandi resorts ma potrebbero piuttosto incentivare i piccoli progetti di microeconomia locale.




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