lunedì 13 agosto 2012

I misteri di Qurum Heights


Per rinfrescare questa estate torrida, sia in Oman che in Italia, con qualche brivido, sono alla ricerca di risposte ad un evento avvenuto alcuni mesi fa.

Un giovedi' mattina, libera dal lavoro, mi reco in visita da T. nel suo ufficio. Ho un forte mal di testa e allora salgo al piano di sopra, dove c'e' un alloggio aziendale che l' usciere tiene sempre in ordine. Potrei riposare finche' T.  finisce le sue carte, poi verra' a prendermi. So che per abitudine chiude a chiave dall'esterno e quella mattina era solo in ufficio, oltre ad essere l'unico ad avere le chiavi e a controllare chi entrava e chi usciva.
La saletta e' arredata e  confortevole, accendo il condizionatore malgrado sia dicembre, mi distendo sul divano e resto in attesa. Dopo breve tempo vedo entrare nella stanza un uomo. A passo deciso e silenzioso, e' un uomo anziano, tra i 70 e gli 80 anni, i capelli grigi e corti. E' snello e di portamento distinto, dai lineamenti potrebbe essere tedesco o britannico. Indossa un paio di jeans con una cintura in vita ed una camicia a motivi tartan bianca e blu. Mi sorride con un cenno di saluto, attraversa la stanza velocemente e si dirige verso la porta finestra, velata da una tendina. La apre ed esce sul terrazzo. Sembrava che stesse cercando qualcosa, o piuttosto che andasse a verificare come procedevano i lavori...Aspetto un po' ma non lo vedo rientrare.
Nella villetta accanto e' in corso una ristrutturazione. E' giovedi' ma gli operai pakistani sono ugualmente al lavoro per finire gli intonaci bianchi. Forse l' uomo voleva vedere qualcosa dall' alto...Pero' l'alloggio dove mi trovo e' chiuso a chiave dall' esterno e T. non avrebbe mai permesso ad  alcuno di entrare senza accompagnamento, nemmeno al fido usciere Marwan, a maggior ragione per il fatto che  mi trovavo nella cameretta. Inoltre dal terrazzo non e'possibile scendere.
Chi era quell' uomo? Molto lentamente, nei mesi successivi, mi sono resa conto che non era stato un sogno.  Ero lucida e vigile, e l' immagine era perfettamente nitida, e lo e' tuttora, nei dettagli.
L'istinto immediato, convalidato anche da alcune ricerche, mi ha suggerito che forse era uno spettro. La persona  che aveva abitato quella casa, non necessariamente defunta,  era passata a controllare che tutto fosse a posto. So che la villa era stata costruita intorno agli anni 80  sulle colline desertiche di Qurum Heights, una zona centralissima e residenziale di Muscat, una bella villa successivamente acquistata e ristrutturata dall' azienda. Ho visto le foto dei lavori, ma non so chi ci avesse abitato prima, anche se una ricerca presso il catasto locale potrebbe dare una risposta.

Poi pero' qualche settimana fa ho incontrato un cacciatore nel bosco...quell'incontro aveva chiuso un cerchio, era lo stesso uomo apparso a Muscat, l'avevo riconosciuto dai tratti fisici, soprattutto quelli del viso, lo stesso saluto, il suo arrivo repentino alla ricerca di qualcosa, chissa'. 
Comunque, era solo un leggero brivido estivo...

Spesso nel deserto... si incontrano
uomini che appartengono a specie umane
affatto peculiari e che, all’improvviso.
svaniscono alla vista.
Plinio, Storia ,Naturale VII 2


Nessun commento:

Posta un commento