Un'amica danzatrice, Lucia, raccoglie in un delicato diario le impressioni, gli appunti, le foto degli spettacoli e delle iniziative legate alla danza orientale che con passione ha promosso e organizzato negli anni a Gorizia e dintorni. Ricorda anche con piacere una serata 'omanita' al femminile, nella mia casa di Gorizia lo scorso anno, tra caffe' al cardamomo, boukhur, musica e souk orientale e una delicata mahallabya, -dolce di latte e farina di riso che avevo preparato per l'occasione, con aromi di pistacchi, mandorle e rosa.
Lucia e' molto amata dalle sue allieve e lei stessa si emoziona di stupore quando descrive l'affetto di amici, conoscenti, e spettatori coinvolti dal carisma gentile e femminile della sua danza. Mi svela qualche traccia di una prossima "Oasi della gioia' ...'Le grate alle finestre in questo villaggio al limite del deserto nascondono volti di donne imprigionati dalla tradizione... donne che, nell'immaginario, sono sempre bellissime come tutto ciò che è nascosto da un velo.......' So che Lucia non ha ancora attraversto il deserto, ma e' come se ci fosse nata e vissuta da sempre. Khalij non manchera' di segnalarlo, quando l'evento andra' in scena.
In Oman sono molto affezionata alla mia cara amica e maestra di danza Anubis Nirvana, una grintosa venezuelana che il destino ci ha fatto incontrare a Muscat, dove vive con la sua famigliola, il marito indiano e il piccolo Athilio.
Una piccolina e' attesa per giugno, me lei si scatena lo stesso soprattutto al ritmo dei suoi idoli Amr Diab e Hakim, per non parlare del turco dagli occhi azzurri Tarkan. (che ha fortunosamente incontrato a Miami). Del resto nessuno potrebbe rimanere seduto a meditare con questo ritmo...http://www.youtube.com/watch?v=hmwXYckeWSE
Nessun commento:
Posta un commento