domenica 30 agosto 2009

U.F.O. in Oman


Lo slogan 'United for Oman' e'nato nel giugno 2007 dopo che il ciclone tropicale Gonu aveva scatenato il culmine della sua forza proprio sulla nostra citta', Muscat, devastandola. Quel giorno eravamo in viaggio ma ci furono difficoltá a rientrare a causa della chiusura dell'aeroporto. Lo slogan e'rimasto cosi'impresso che lo troviamo ancora dappertutto in giganteschi billboards (cartelloni) che campeggiano in cima agli edifici in maniera surreale, piace tanto perche'in fondo gli omaniti sono persone estremamente riservate e semplicione, ma pure burloni. Sempre rilassati e 'sans souci', ma pronti e svegli quando serve, non c'e'ombra che possa turbare la loro quiete, ogni dilemma si risolve prima o poi, soprattutto se devono scegliere tra una Porsche e una BMW, l'affanno piu'intenso.
Se intendiamo per UFO una forma aliena ed estranea alle nostre conoscenze...beh ieri un collega di Tamer, valutando che il mondo e'fatto come l'Oman, gli ha chiesto ingenuamente: 'Ma il vostro re, in Italia, quanti pezzi di terreno vi da'?
Anche il nostro uomo delle pulizie bengalese ha sempre un sorriso raggiante, lava tutto cio'che trova, carta igienica compresa, e poi ci mostra fiero il suo lavoro.

Non c'e' nulla di male in questo, a volte vorrei che il mondo fosse fatto cosi'!




Lungo la strada per Yitti

venerdì 28 agosto 2009

Digiuno



Sultan Qaboos Grand Mosque, Muscat

Secondo i precetti dell’Islam alcune persone sono sollevate dal praticare il digiuno, in particolare gli anziani, le donne durante il periodo mestruale, in gravidanza e in allattamento, sebbene ricordo amiche che non avevano rinunciato nemmeno col pancione. La deroga si estende a coloro che soffrono di qualche malattia o che si ammalano durante il digiuno. Le giornate devono essere poi recuperate successivamente, oltre che sostituite da offerte di cibo per gli indigenti.
Anche i viaggiatori sono dispensati, ma naturalmente il viaggio deve avere determinate caratteristiche per durata e distanza. Ho sentito parlare di ‘tre giorni’e di ‘ottanta chilometri’: in questo caso si accorciano anche i tempi della preghiera. Pare che in Oman ci sia una valutazione diversa, la distanza e’di dodici chilometri, dunque e’sufficiente recarsi al lavoro per essere automaticamente in viaggio!

I giovani non si perdono d’animo e si scatenano sulla spiaggia di Qurum nelle ore che precedono il tramonto con sessioni di jogging e partite di calcio seguite da tuffo finale. Non conosco l’efficacia o le virtu’ dello sforzo fisico a digiuno, ricordo in Egitto atleti impegnati in estenuanti esercizi addominali, ma lo stupore veniva la sera verso mezzanotte: lo Sporting Club si affollava di maratoneti non piu’giovani e di fanciulle in tuta, sneakers e Corano tascabile in mano: cento metri in souplesse e cento metri in preghiera.

In alcuni Paesi come ad esempio in Egitto, il tramonto e’indicato dal richiamo alla preghiera e da alcuni colpi di cannone. Una antica usanza ottomana (nota anche in Oman, - dato che alcune amiche me l’hanno confermato - ma non praticata) si propaga ancora nei villaggi oltre che al Cairo e ad Alessandria; un araldo si aggira per le strade della citta’ poche ore prima dell’alba suonando con forza un tamburo e annunciando ‘svegliatevi gente e preparate la vostra colazione’. L'írritazione iniziale si stempera, si coglie la suggestione del gesto, qualcuno da' al brav'uomo un'offerta. Cibi leggeri e nutrienti come yogurt e miele saranno favoriti. Non e’ sempre facile seguire queste prescrizioni nella vita frenetica del lavoro in citta’, dunque molte persone preferiscono consumare uno spuntino piu’ tardi possibile la notte, magari di ritorno dalla veglia spirituale e saltare del tutto la colazione.

Sultan Qaboos Grand Mosque

Una delle moschee di Qurum

mercoledì 26 agosto 2009

Bloggers dall'Oman


Con frequenza discontinua leggo saltuariamente post di altri bloggers omaniti, intesi come ‘cittadini omaniti e non’ che scrivono dall’Oman e sull’Oman. E’sufficiente digitare blog+oman e la valanga in lingua inglese apparira’sul monitor quasi quadruplicata rispetto a due anni fa. Di solito scelgo il celeberrimo, acutissimo, pertinente, costruttivo e pluricensurato Muscat Confidential, dietro al quale si cela un cittadino britannico (suppongo) impiegato in un ministero locale. Alcuni sono interessanti, mentre per altri a dire il vero non ho molta pazienza di seguire i loro pensieri, dopo un po’mi annoio a causa della verbositá che non e’sempre ripagata né dai contenuti, rispetto ai miei interessi, ne'tantomeno dall'approccio, come l'expat canadese di Angry in Oman, lamentosa contro tutto e tutti forse per disagio interiore. Boh! Se volete curiosare:


Buona lettura!

lunedì 24 agosto 2009

Indovinello


Si chiamano kebkebs e non si usano piu', ma che cosa sono esattamente?
Non pensateci piu'di tre secondi, le donne arabe sanno essere eccessive come Haifa Wehbe, cantante, modella e attrice, a Cannes 2009 con un sinuoso gioiello de Grisogono e poi en robe verte audacieuse alla tv libanese. Forse si capisce che sono una sua fan, per allegria, certo, si puo'vivere in Arabia con spiritosa leggerezza!




sabato 22 agosto 2009

Chiamata alla preghiera


In prossimita’ del tramonto (oggi a Muscat alle 6.37pm) le strade sono giá svuotate, deserte e silenziose; l’atmosfera e’carica di aspettative, finche’il segnale della preghiera scioglie la tensione dell’ attesa, e altrettanto silenzioso e' il pasto che segue. Il richiamo si ripete cinque volte al giorno; un tempo la chiamata si faceva a voce dai minareti delle moschee ma oggi ci si limita a diffonderla attraverso gli altoparlanti, pur sempre a viva voce. Questa usanza tuttavia e’ancora praticata in Turchia e in alcuni Paesi dell’Asia centrale soprattutto per le preghiere dell’alba e della sera. E’comprensibile che molte persone magari non abituate a vivere in un contesto culturale islamico possano avvertire un senso di irritazione per questo suono inconsueto che poi invece si amalgama al ‘paesaggio’ e ne diventa indissolubile.

Molti fedeli amano riascoltare registrazioni di grandi imam che si sono distinti nell’arte della lettura grazie alla voce particolarmente melodiosa, per esempio:

Dopo la quinta preghiera della sera che segue di qualche ora quella del tramonto, durante il mese di Ramadan si aggiunge la preghiera sprituale della veglia notturna, piu’lunga del solito e facoltativa. Nelle grandi cittá come Muscat le moschee si affollano anche per tutta la notte, poiche’ le preghiere fatte durante il mese di Ramadan accrescono il loro valore.
Nelle foto, Moschea e 'Torre dell'Orologio' al tramonto, nel quartiere di Ruwi, Muscat.



giovedì 20 agosto 2009

Sidi Abdel Rahman


A circa 120 chilometri ad ovest di Alessandria, lungo la costa egiziana del Mediterraneo c' e' una spiaggia votata su internet tra le piu' belle del mondo. Bisogna percorrere il lungo nastro d'asfalto che porta verso Marsa Matrouh e la Libia, con il mare turchese da un lato e il Sahara assoluto dall'altro.Si oltrepassa, non senza angoscia, lo sterminato sito di El Alamein che nel 1942 fu teatro di una feroce e storica battaglia della seconda guerra mondiale (World War II) e lo sconfinato deserto in abbandono dove ancora esistono milioni di mine. Oltre il sacrario tedesco, quello greco, e poi quello britannico, e l'italiano, e la torre detta 'Quota 33' si raggiunge la baia di Sidi Abdel Rahman.
Allora ritorna la pace e la baia si svela in una bellezza da togliere il fiato. Non c'e'vita nel raggio di molti chilometri tranne l'El Alamein Hotel costruito negli anni 60 e gestito dal governo. Protetta dal mare aperto la spiaggia e' accecante per il biancore della sabbia e per il mare cristallino. Questo luogo e' sconosciuto in Europa, lo frequentano solo pochi locali da Alessandria o dal Cairo e gli stranieri che lavorano sulla costa nord.


Conservo questa foto un po' sgranata fatta in un agosto assolato, si vede a sinistra la misteriosa duna di sabbia, bianca come zucchero a velo, che si scioglie nell'acqua calda e appena increspata e che invita a raggiungerla per andare a scivolare giu', e' bellissimo! Non so cosa ci sia dietro la duna che si sposta, qualche volta un beduino sta seduto sulla cima a contemplare il mare.

martedì 18 agosto 2009

Ramadan mubarak


Con l'augurio che il Ramadan sia 'benedetto' (mubarak) nel mondo islamico e'finalmente arrivato l'annuncio ufficiale sulla data precisa di inizio del mese di Ramadan, e sulle festivita' che lo seguono. Per quanto riguarda l'Oman, il quotidiano Oman Tribune riporta:

MUSCAT The Holy Month of Ramadan of this year will start on Saturday (Aug. 22), according to astronomical calculations. Though the crescent moon will appear at 2.02pm on Thursday, it will disappear a few minutes after sunset making it impossible to see it in many parts of the Sultanate and all other Arab countries. The moon can be seen on Friday (Aug. 21) in many parts of the Sultanate and the Arab world because it will stay for 35 minutes and 46 seconds after the sun sets. Meanwhile, since the crescent of Shawwal will appear at 10.45pm, four hours after sunset on September 18, there is no possibility for seeing it on that day or the following day because it will not last long after sunset. Since the moon can be seen only on September 20, Eid will be celebrated only on September 21 after the completion of 30 days of Ramadan.
Il mese del digiuno prescritto dal Corano e'un momento molto atteso dalle comunita' di fedeli.
Rappresenta un esercizio di grande autodisciplina che consiste nell' astensione da cibo e bevande, fumo e attivita' sessuale nel periodo che va dall'alba al tramonto, alternata a notti dal carattere festivo. L'atmosfera che precede l'avvio del mese lunare e'assai coinvolgente anche per chi non e'credente. Ci sono momenti di raccoglimento, preghiera ed esercizi spirituali. Il digiuno richiede sacrificio e mette i fedeli in empatia con coloro che concretamente soffrono di privazioni.
Molte persone praticano un' usanza del profeta Maometto 'quando sentite la chiamata della preghiera al tramonto mangiate dei datteri con del latte per rompere il digiuno e poi andate a fare la preghiera' .
Il primo giorno di Ramadan le famiglie si ritrovano al tramonto per il primo pasto della giornata, iftar, con grande solennita' e serenita' di spirito, e per tutti coloro che sono lontani da casa e dalle proprie famiglie non manchera'un invito da parte di amici o colleghi.
La sera della vigilia sono curiosa di sapere se la magia si ripetera': solo quella sera le pendici delle guglie montuose attorno al porto di Muscat sono costellate da centinaia di torce e di fuochi, fin sulla cima. Le fiamme rischiarano il buio profondo del deserto roccioso, perche'dietro Mutrah non c'e' piu'nulla se non le stelle, ma nessuno nell'affollato mercato a ridosso delle rocce, negli anni scorsi aveva saputo dirmi nulla. Muttrah e'un quartiere sciita ma gli omaniti appartengono alla corrente locale degli ibaditi, 'abadi'. Forse un culto antico o il desiderio di allontanare con il fuoco le insidie dei djinn piu'malvagi?




Fanoos, la lanterna simbolo del Ramadan

venerdì 14 agosto 2009

Ricordi di bambini


Sorpresa per Tamer che rientra da un breve viaggio di lavoro, visto che l'altro giorno parlavamo dei nostri ricordi di bambini in Italia e in Egitto, ecco la vedette Sylvie Vartan! Il video e'nato prima di noi ma e' davvero simpatico, non ho potuto venire cosi' in aeroporto...sara'per la prossima volta!

Comme un garçon

mercoledì 12 agosto 2009

Folklore in Oman




Tra i Paesi del Golfo il Sultanato dell'Oman offre una splendida collezione di abiti tradizionali femminili, opulenti e coloratissimi molti dei quali corredati da burqa, accessori e gioielli.




Non ho ancora deciso il modello per me, forse oro, rosso e smeraldo? Blu turchese e profili in argento? Gli abiti si indossano 'in privato' per le occasioni speciali: matrimoni, compleanni tra amiche, feste in famiglia, oppure come la giovane atleta omanita che ha sfilato alla parata delle Olimpiadi di Pechino 2008 ed ha vinto per il glamour, strepitosa e coraggiosa con i tacchi alti!




Altrimenti, per ogni giorno le ragazze indossano l'abaya nera.


lunedì 10 agosto 2009

Ghawazee




La figura romantica della ghawazee (dal termine ghawasi) nel ‘dialetto’ egiziano descrive la ‘zingara’, con una accezione un po’dispregiativa di ladruncola e donna di strada, ed e’ appunto una figura circoscritta essenzialmente alla cultura dell’Egitto. Le ghawasi giravano villaggi e citta' assieme alla carovana nomade di giocolieri, lottatori, musicanti e mangiafuoco per esibirsi in occasioni di feste popolari. Ornate di gioielli e vestite in modo vistoso e variopinto, le ghawazee danzavano e leggevano il futuro dai fondi di caffe’ o dalle conchiglie e dipingevano tatuaggi di henna. Si crede che il loro clan si sia stabilito in modo stanziale nell’Alto Egitto.

Alle ghawazee si ispira in parte la corrente della tribal bellydance nata negli Stati Uniti ma purtroppo le vere ghawazee scomparvero per sempre a meta’degli anni Sessanta per effetto di una legge promulgata durante il regime di Jamal Abdulnasser, che ne proibi’ l’esibizione. Rifiorirono solo per un breve periodo a meta’degli anni Settanta durante il piu’luminoso mandato del presidente egiziano Anwar Elsadat.

L’immagine romantica e’incastonata nel film in bianco e nero ‘Tamr Henna’ (Fiori di henna, 1957), dove Naima Akef, stella del cinema e della danza, interpreta una ghawazee corteggiata da un gentiluomo del Cairo. Dubito che qualcuno possa mettersi a guardare il film, ma se capitasse, troverete una commedia leggera che contiene numerose sequenze di ballo, canto, e preziosi spunti per l’abbigliamento.

mercoledì 5 agosto 2009

Poesia andalusa verso Ramadan


La luna piena di questi giorni e' un segnale che tra poche settimane iniziera' il mese di Ramadan.

Sebbene il calendario delle fasi lunari sia scientificamente determinato, e' tradizione nei Paesi islamici attendere l'annuncio degli imam-astronomi. Alcune nazioni si discostano di uno o due giorni dall'uniformita'generale stabilita in Arabia Saudita, e tra questi la Libia, l'Iran e il Sultanato dell'Oman, forse per il desiderio di ricerca della propria identita' a lungo assopita, che questo Paese manifesta da qualche anno.

Per il momento le scene nelle citta' sono le stesse ogni anno: supermercati affollati di famiglie che preparano dispense ricolme di scorte alimentari, perche' ogni giorno di Ramadan sara'un occasione per trascorrere piu'tempo in famiglia, fare visita ad amici o conoscenti e offrire pasti di beneficenza.

I ritmi rallentano ancora di piu' e gli orari di uffici e negozi si riducono, bisogna conciliare i ritmi della vita frenetica contemporanea con le energie ridotte del fisico a digiuno e senza acqua.


Per tutto il mese lunare Khalij 'si dedichera' al racconto dell'atmosfera del Ramadan.


Intanto l'antica poesia andalusa di 'Law taalamina' richiama una voce in preghiera.