venerdì 16 gennaio 2009

Il Sultano



Ogni anno il sultano Qaboos compie dei viaggi per incontrare sudditi e funzionari locali all’interno del Paese. Tutti possono incontrarlo e avere ascolto, presentare le proprie istanze: il percorso di rinascimento intrapreso da tempo vuole assicurare prosperita’, benessere e successo anche nei villaggi piu’remoti.
Nessuna reggia, ne’palazzo ne’ fortezza, bensi’ uno spartano accampamento con tende, cavalli e stendardi, dove riaffiora la solida natura tribale del popolo omanita.
Il sultano ha sempre modo di manifestare la sua generosita’, - anche con doni e somme in denaro - e un nostro conoscente omanita ci ha descritto con gran semplicita’ la sua esperienza; lo scorso anno era giunto al campo nei pressi del villaggio di Bidbid tra una cinquantina di persone radunate nell’attesa di vedere sua maesta’ uscire dalla tenda per un saluto. Tra i tanti, egli sceglieva di avvicinare il giovane. Dopo avere chiesto notizie sul lavoro, sulla famiglia, sulla salute, ordinava ad un assistente di consegnare una cospicua somma di real custodita da un prezioso scrigno, il tradizionale mandoos.
Non e’questo il solo modo con cui il sultano cerca di manifestare la condivisione della richezza del Paese; ad ogni cittadino – ad esempio - e’garantita per diritto, al momento della nascita, la proprieta’di tre terreni.
Iniziative simili sono diffuse in tutta la penisola, e rappresentano la moderna testimonianza di antichi valori di solidarieta’della cultura locale.

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