Nei giorni 29 e 30 dicembre 2008 il Sultanato dell’Oman ha accolto il 29esimo summit del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC).
Nella foto, da destra, i leader dei 6 Paesi membri nella accurata presentazione dalla stampa locale: sua maesta’il sultano Qaboos Bin Said, Hamad Bin Issa Al Khalifa re del Bahrein, il custode delle due moschee sacre Abdullah Bin Abdulaziz Al Saud re dell’Arabia Saudita, Sheikh Bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Hamad Bin Khalifa Al Thani, emiro del Qatar, Sheikh Sabah Al Ahmad Al Jaber Al Sabah, emiro del Kuwait.
Tra le iniziative discusse in agenda emergono l’unione monetaria con l’introduzione di una valuta unica nel 2010, la fondazione di una banca centrale, l’introduzione di un documento unico per agevolare la libera circolazione dei cittadini (Smart Card). Prosegue inoltre il progetto per la costruzione della rete ferroviaria che sara’ operativa dal 2016. Al momento l’unica linea esisitente nella penisola si trova in Arabia Saudita, attraversa il Paese da ovest a est e collega le citta’di Ryadh e Dammam. Negli Emirati Arabi la citta’di Dubai si e’dotata di una rete di metropolitane che sara’ operativa da settembre 2009.
A coloro che hanno avuto la pazienza di curiosare la diretta TV sui canali locali, non sara’ sfuggito il suggestivo cerimoniale di benvenuto all’arrivo delle varie delegazioni presso l’aeroporto reale.
Circondato da guardie del corpo e da alcuni dignitari il sultano si fa incontro all’ospite di riguardo che scende la scaletta dell’aereo. L’abbraccio e’ fraterno, i volti alteri ed i gesti contenuti. Con dignitosa flemma gli ospiti percorrono la pensilina coperta lungo la quale i visir e gli alti funzionari attendono ordinatamente di essere presentati dal cerimoniere. Poi il gruppo raggiunge la sala di benvenuto.
Mentre i due regnanti prendono posto e intrecciano una conversazione informale i delegati siedono ai lati e i valletti porgono ad ogni convenuto una cesta di paglia con datteri, ai quali fa seguito il caffe’ versato da un bricco argentato nelle tradizionali e minuscole tazzine in porcellana e foglia d’oro, senza manico. Come segno di gradimento e amicizia piu’ di un’ospite segnala di volere altro caffe’ e con un leggero movimento del polso agita la tazzina capovolta.
E’infine il momento del commiato e del rituale dell’incenso: con una coppa fumante i cerimonieri passano discreti davanti ad ogni ospite che a sua volta agita brevemente le dita per diffondere l’aroma, profumarsi e propiziare gli eventi.
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