martedì 13 gennaio 2009

Oud e boukhur

In tutta la penisola arabica profumi e incensi sono il simbolo di antica ospitalita’ ed sarebbe impensabile vivere gli impegni quotidiani e le ricorrenze familiari senza il conforto di essenze preziose.
La scelta di un profumo personale oppure dell’incenso aromatico piu’ pregiato, - in arabo ‘boukhur’ – e’ un rituale piacevole e rilassante dalla valenza sacra. Le profumerie locali come Arabian Oud, Rasasi, Alqorshy, Ajmal, accolgono i clienti con grandi incensieri posti all’ingresso che diffondono vapori balsamici dall’aroma intenso e pungente.
Grandi ampolle di cristallo trasparente contengono gli oli essenziali naturali e dopo ogni assaggio viene offerto un vaso di chicchi di caffe’. E’sempre presente una coppa di vetro piena di stemmi di zafferano.
Il termine arabo ‘oud’ indica una delle essenze piu’pregiate e costose al mondo; arriva da Malesia, India, Cambogia e si ottiene dal legno e dalle radici di agar.
Alla base dei profumi locali oltre a oud e mirra si trovano il muschio e l’ambra di origine animale e gli oli essenziali di henna, gelsomino, rosa di Jebel Akhdar, sandalo e zafferano. Raramente i profumi contengono alcool. Piace molto il doukhun , un balsamo cremoso a base di ambra e muschio, che si acquista sfuso da grandi coppe di cristallo. Ancora oggi i profumi si preparano artigianalmente dallo speziale, in arabo 'attar', con ricette segrete tramandate da generazioni.
Anche la scelta del boukhur richiede pazienza; schegge, mattoncini e polveri di oud naturale o con aromi di rosa e gelsomino si possono provare su una base di carboncini, nel piccolo incensiere di gesso, legno o metallo sempre attivo al negozio. La miscela e’segreta, si prepara con aggiunta di zucchero e polvere di conchiglie. Nelle case brucia per profumare gli ambienti e purificare l’aria. Ogni ospite a turno versera’ del boukhur, della mirra, dei mattoncini di sandalo, offerti su un vassoio alla fine dei pasti per profumare il volto e gli abiti, durante matrimoni, feste e ricorrenze religiose. A volte il boukhur si accende sul lavoro, come abbiamo visto noi in Kuwait presso gli uffici dei nostri ospiti a conclusione di una trattativa d’affari.

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