venerdì 18 settembre 2009

Vita quotidiana durante il Ramadan





Anche quest’anno il Ramadan e’quasi terminato. Il mese si concludera’con alcune giornate di ferie, bisognera’ attendere che gli astronomi vedano a occhio nudo la fase lunare per dare l’annuncio.

Anche la piu’ piccola moschea di quartiere ogni giorno offre il pasto dell’iftar per i bisognosi, famiglie di expats, operai dei cantieri, - c’e’atmosfera di grande solidarieta’. In Oman e’ tutto a carico del ministero degli affari religiosi o di aziende locali, ma per precetto chiunque puo’ contribuire con delle offerte, a seconda della disponibilita’economica; si portano acqua, latte, datteri, cibo caldo, frutta, pane. Si usa rompere il digiuno anche bevendo qamareddine, un succo ricavato per infusione dalle albicocche essiccate.



Durante il mese del digiuno in Oman e’vietata la vendita di bevande alcoliche, di solito reperibili nei ristoranti, pub e locali annessi agli hotels, sebbene negli ultimi due anni ci siano state delle deroghe. La maggiorparte dei locali chiude durante il giorno, ma gli alberghi continuano a offrire il servizio di ristorazione e si attrezzano con grandi paraventi dietro i quali schermare le sale da pranzo e i caffe’. In generale la legge vieta di consumare cibo e bevande ‘in pubblico’, tuttavia va considerata la sensibilita’ verso coloro che praticano il digiuno. In Arabia Saudita le norme sono ben piu’severe mentre qui credo che si paghi una sanzione e ad ogni modo sui posti di lavoro si trovano dei compromessi per i tanti expats non islamici, e’ sufficiente la discrezione.
Se torno dalla spesa magari evito di leccare come al solito la vaschetta di nutella mentre sono bloccata nel traffico, o di rovistare tra i biscotti e i succhi di frutta sul sedile accanto, non si sa mai che qualche personaggio attaccabrighe abbia voglia di infastidirmi...

In cittá il digiuno sfinisce un po’tutti! Nonostante gli orari ridotti, la fretta di rientrare a casa nel primo pomeriggio puo’essere pericolosa; le molte ore di digiuno e il caldo possono togliere lucidita’e prontezza di riflessi alla guida gia’incauta degli omaniti, e dunque e’meglio non girare in macchina durante l’ora del rientro per evitare incidenti, oltre al rischio di rimanere incolonnati a lungo in superstrada.
Dopo l'iftar da molti anni esiste un rituale del tutto profano e irrinunciabile; la telenovela di Ramadan. Durante tutto il mese la maggiorparte dei canali televisivi - statali, privati e satellitari - dall’Iraq al Marocco, come un domino da est a ovest trasmettono i feuilletton quotidiani, prodotti soprattutto in Egitto. Questi sceneggiati affrontano temi sociali, religiosi, storici, saghe familiari, intrighi, guerre, e trattengono la gente davanti all tv con un bicchiere di te’bollente e un crême caramel ogni sera... L’anno scorso ha trionfato ‘Bab al Hara’ ambientata negli anni Trenta a Damasco, e ricordo anni fa la saga di Metwalli, una commedia degli equivoci che aveva come protagonista un commerciante del Cairo alla ricerca della quarta moglie.

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