mercoledì 4 febbraio 2009

Passatempo



Nel pomeriggio a Muscat si passeggia lungo la spiaggia di Qurum, sul vialetto affiancato da siepi e gelsomini. Il lungomare e’ tranquillo perche’appartiene ad una zona residenziale di villette e giardini, lontano da uffici, shopping mall e ritrovi. Qui si gode la luce del tramonto e la brezza del mare.
Nei fine settimana le famiglie si riuniscono intorno a grandi tappeti per preparare cene al sacco e barbecue, ma i teen agers preferiscono strimpellare chitarre vestiti con abiti modaioli. Un giro di accordi gitani puo’scatenare cori e palmas flamenche per ore! A volte un curioso pianista siede al buio sulla sabbia e con la sua tastiera intona hits popolari arabe.
Dal tramonto a sera tarda gli uomini si ritrovano nei caffe’all’aperto intorno all’hotel Hyatt, si chiacchiera a bassa voce tra amici. Qualcuno gioca a carte, altri preferiscono il backgammon nelle caratteristiche cassette di legno e madreperla a intarsio.
Fra i tavoli aleggia una nebbia dal sentore di frutta, quasi tutti fumano sheesha, la pipa ad acqua. Ogni locale offre diverse miscele di tabacco aromatico e il tabaccaio passera’ solerte a cambiare le braci spente da un cestello che dondola al fianco. La sheesha emette soffi di vapore, l’acqua ribolle a lungo, croccante, nelle ampolle di vetro. Non c’e’fretta.
L’incanto arriva dalle note nell’aria perche’ogni locale ha sempre un cd acceso che gira all’infinito con brani classici conosciuti in tutto il mondo arabo. Cimbali, sonagli e tabla si alternano a orchestre d’archi e lunghi assoli di qanoon. Le melodie anni Sessanta di Warda e Najat fanno spazio alle ballate struggenti di Fayrouz, cantante libanese dalla voce dolcissima.




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